Dovranno attendere sino al 3 gennaio 2018, i 45 lavoratori ex Ati Ifras che verranno assunti all’interno di Igea: in quella data, infatti, l’agenzia formativa convenzionata comincerà l’attività di formazione. Nel frattempo, va avanti il percorso per il reimpiego dei 490 lavoratori del Parco Geominerario: sono ormai definite in modo certo le posizioni di 189 lavoratori, per altri 151 devono essere completate anche coi progetti di enti locali e pubblici. E’ quanto emerso dall’ultimo incontro tra Regione e sindacati sulla vertenza che si protrae da più di un anno.
Il Comune di Sassari ha presentato cinque progetti per l’inserimento lavorativo di 46 persone; l’Aspal e l’Assessorato degli Enti locali hanno istruito i piani finanziari e i cronoprogrammi di alcuni degli Enti firmatari dell’accordo procedimentale. Solo il Parco Monte Arci non ha sottoscritto tale accordo e ha comunicato l’intenzione di riproporre un progetto ridimensionato con solo i lavoratori certificati in base alla legge 34 del 2016; per l’associazione Miniere Rosas l’analisi del piano finanziario e del cronoprogramma ha necessità di alcuni chiarimenti che verranno inviati entro la settimana. L’istruttoria ha validato piani finanziari e i cronoprogrammi, per un totale di 88 assunzioni, di Comune di Gadoni (1); Parco regionale di Porto Conte (25); Fondazione Cammino minerario di Santa Barbara (20); Comune di Iglesias (11); Domus Acqua srl (31).
Intanto, i lavoratori, che dai primi di ottobre realizzano due presidi, sul tetto del Duomo di Sassari e sotto i portici del palazzo della Regione, hanno deciso di non smobilitare in attesa del prossimo incontro del tavolo partenariale convocato, per il 20 dicembre, dall’assessore degli Affari generali, Filippo Spanu.
“Purtroppo, da marzo 2017, quando si era parlato per la prima volta delle assunzioni a oggi con la scadenza, al 31 dicembre, della Naspi da 400 euro per diversi lavoratori, possiamo affermare che la Regione non ha rispettato i tempi – ha comentato Simone Testoni, dirigente Ugl – A parte una quarantina di assunzioni già incamerate tutte le altre sono per ora solo sulla carta. Bisogna accelerare le procedure e la Regione non deve scaricare le responsabilità sui sindacati”. (red)
(admaioramedia.it)