Nei giorni scorsi, durante un incontro con le organizzazioni sindacali, è stata analizzata la situazione dei lavoratori dell’Ati-Ifras. Le criticità riguardano sopratutto i ritardi nel pagamento degli stipendi ai lavoratori, giustificati con problemi di liquidità legati alla mancata liquidazione da parte dell’Amministrazione regionale di alcune fatture del 2016. La Regione, rappresentata dal capo di gabinetto della Presidenza, Filippo Spanu, e dell’Assessorato del Lavoro, Luca Mereu, oltre al direttore generale del Lavoro, Eugenio Annicchiarico, ha ricordato di aver “messo in campo le soluzioni tecniche necessarie che, in brevissimo tempo, hanno permesso di liquidare parte delle fatture emesse per un importo di circa 7 milioni di euro”. Aggiungendo, che “nonostante l’obbligo di pagare le maestranze, per le imprese che hanno in essere contratti con la PA, persista anche in presenza di ritardi nelle erogazioni dalla PA, è stato fatto per senso di responsabilità verso i lavoratori in difficoltà”.
Inoltre, per garantire che la convenzione con Ati-Ifras possa arrivare alla scadenza naturale (31 dicembre 2016), la Regione sta studiando soluzioni che possano garantire all’azienda di poter operare fino a quella data. Per quanto riguarda il nuovo progetto e l’individuazione del nuovo soggetto esecutore dell’accordo, l’Amministrazione Regionale ha garantito di poter rispettare i tempi entro la scadenza dell’attuale convenzione. Ed è stato concordato coi sindacati un‘altro incontro per il 26 luglio per confrontarsi sulle Linee guida del progetto, oggetto della procedura di gara.
Per Ignazio Locci e Stefano Tunis, consiglieri regionali di Forza Italia, “la Regione, per evitare caos, deve attivare immediatamente le procedure per bandire la gara d’appalto per la gestione dei servizi nel territorio del Parco Geominerario entro l’estate. Non c’è tempo da perdere, e soprattutto i 500 lavoratori di Ati-Ifras (300 dei quali operativi nel Sulcis-Iglesiente) non meritano di rimanere in questo stato di limbo (reso ancora più complicato dagli stipendi pagati a singhiozzo) a causa dell’incertezza dell’esecutivo regionale”.
“Le rassicurazioni, per nulla convincenti fornite ieri ai sindacati, non bastano – hanno aggiunto i due esponenti azzurri – Il percorso tracciato è incerto e dilatato in tempi troppo lunghi e non possiamo affidare il futuro di 500 cittadini ai tempi biblici della burocrazia regionale. L’Assessorato del lavoro rassicuri sulle clausole di salvaguardia dei lavoratori, perché se andremo oltre il mese di settembre senza aver compiuto passi concreti, si rischierà il caos. A breve infatti le aziende avvierà le procedure per il licenziamento collettivo di tutti i lavoratori”. (red)
(admaioramedia.it)
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ignazio_locci
RT @admaioramedia: ATI-IFRAS Impegno Regione per nuovo progetto. @ignazio_locci e @StefanoTunis: Attivare immediatamente procedura gara htt…