Ci avevano già provato i due predecessori che occupavano le importanti stanze di comando di piazza Palazzo e di via Amat a Cagliari. Ora sarà il turno dei loro successori, appena insediati, ma almeno dalla Prefettura la musica non sembra essere cambiata e lo spartito prescrive di gettare acqua sul fuoco, seppure agli occhi dei cittadini sembri che l’incendio si propaghi sempre di più.
Secondo i rappresentanti dello Stato a Cagliari, epigoni e ligi esecutori della politica sull’immigrazione del Governo nazionale, coadiuvati dai silenzi imbarazzati del presidente Pigliaru e del sindaco Zedda, gli arrivi di migliaia di immigrati in terra sarda non incidono sul tasso di delinquenza e quindi sulla sicurezza. Ma la cronaca nera e le denunce dei sindacati di Polizia raccontano un’altra storia e non si tratta solo di percezione. Senza dedicarsi alle statistiche dei reati, che lor Signori dicono siano in calo (o saranno le denunce?), basta scorrere gli articoli dei giornali del fine settimana appena trascorso.
Tra sabato e domenica due risse a colpi di coltello: una tra nigeriani e ghanesi nel Centro per immigrati di Villanovaforru con un ferito grave e tre arresti; l’altra in piazza del Carmine a Cagliari, da tempo ‘terra di nessuno’, tra algerini, in questo caso due magrebini sono finiti in ospedale. Sabato, due algerini hanno scippato il cellulare dalle mani di una minorenne in via Angioy a Cagliari, mentre la mattina un commerciante di Quartucciu era finito in ospedale dopo un diverbio, davanti al Mercato di San Benedetto a Cagliari, con un parcheggiatore della Mauritania. Aggiungiamo gli arresti di senegalesi per spaccio di droga, che si aggiungono a quelli di algerini, gambiani e ghanesi nei giorni scorsi, ad alcune molestie nei parcheggi cittadini: il quadro è completo.
L’appuntamento è alla prossima ‘dichiarazione idrante’ che spiegherà ai cittadini come l’arrivo nell’Isola (si tratta di appena tre sbarchi prima dell’estate, periodo di intense partenze dalla Libia) di 2.360 immigrati (oltre ai circa 300 algerini arrivati nelle coste del Sulcis) non crea problemi alla sicurezza dei cittadini.
Arsenico
(admaioramedia.it)