In particolare su alcuni temi, quelli per i quali non riescono a far breccia nell’opinione pubblica (per esempio, accoglienza immigrati, ius soli e teoria gender), torna protagonista il vizietto ‘sinistro’ di utilizzare la scuola (e quindi giovani e giovanissimi studenti) per fare propaganda politica.
Impossibile non ricordare gli insegnanti della scuola primaria di Iglesias che prima hanno organizzato un ‘flash mob’ a favore dello ‘Ius soli’, arruolando come testimonial (verosimilmente inconsapevoli) i bambini di una quinta elementare, poi, non paghi, si sono improvvisati ‘registi‘ di un tg, sempre a favore del riconoscimento del diritto alla cittadinanza per i bambini stranieri nati in Italia. Notiziario che, ovviamente, vedeva nel ruolo di giornalisti gli stessi piccoli alunni. E dulcis in fundo, sedici deputati del Pd, sprezzanti del senso del ridicolo, hanno proposto la nomina a ‘cavalieri della Repubblica’ per un insegnante, un genitore ed il dirigente scolastico autori di questo ‘sfruttamento politico minorile’.
In tema di immigrazione, la Giunta regionale si sta impegnando con un tour nelle scuole dell’Isola, a carico di una prescelta vittima sacrificale (l’assessore Spanu), con l’obiettivo di illustrare agli studenti e promuovere la loro politica dell’accoglienza diffusa, quella più facilmente traducibile in “più immigrati per tutti”. Tra queste tappe, degna di menzione quella all’Istituto “Levi” di Quartu Sant’Elena, dove gli alunni, in collaborazione con la Regione, hanno realizzato un video dell’incontro (“L’accoglienza dei migranti come momento di confronto fra culture diverse”). Significativamente, grazie ad un’abile regia di mani certamente adulte, si apre con una frase del presidente della Camera, Laura Boldrini (“… i migranti sono l’elemento umano della globalizzazione, l’avanguardia del mondo futuro…), seguita da quindici foto amarcord dell’immigrazione italiana del ‘900. Così da imporre, subdolamente, un parallelo tra gli immigrati italiani di allora e l’immigrazione dai paesi africani verso l’Europa di oggi. Immancabile, all’interno del video, il luogo comune ‘sinistro’ proprio di ispirazione boldriniana: “Gli immigrati vanno considerati una risorsa, anche nel mercato del lavoro”, pronunciata da un mediatore culturale senegalese.
Ma non ancora soddisfatti, in viale Trento hanno deciso di organizzare un evento, “Sardos e Migrantes”, per condividere le esperienze sarde nelle pratiche di accoglienza e favorire il rafforzamento dell’intero sistema dell’integrazione. Nessun dubbio su chi dovessero essere i principali destinatari di questa condivisione: gli studenti di ogni ordine e grado. Perciò, dopo che verranno affrontati “I falsi miti del fenomeno migratorio”, alle 11.30 si comincia con “Il mondo della scuola si racconta: narrazione e confronto tra le esperienze più significative alla presenza degli studenti degli istituti superiori”. Alle 16,30, “laboratori didattici e di gioco coi bambini ospiti delle comunità”, coordinati dall’associazione ”Psicologi per i popoli”. Appena un’ora dopo, “Testimonianze delle scuole materne, elementari e medie”, seppure non meglio identificate. A fine serata, in linea coi tempi, spunta un immancabile “Apericena solidale” per l’acquisto di libri, abbigliamento ed attrezzature scolastiche per i minori ospiti delle strutture delle comunità di accoglienza. Perciò, sia chiaro, chi non è felice e solidale con l’evento e le sue finalità a favore dei bambini non è altro che un inguaribile ‘razzista’ senza cuore…
Arsenico
(admaioramedia.it)