E’ noto che il virus Ebola sia molto pericoloso ed abbia elevate percentuali di mortalità. Ma ancora non si era potuto apprezzare il suo potere magico. Improvvisamente, dopo la sua fulminea presenza nei corridoi della struttura sanitaria sassarese, il fattore ‘sicurezza’ è diventato tema predominante e si è miracolosamente sbloccata la gara per l’attrezzatura necessaria “per l’assistenza a pazienti sospetti e/o affetti da Ebola”, proprio come quella necessaria lo scorso 11 maggio, quando un cooperante sassarese è stato ricoverato con il sospetto (purtroppo confermato dalle analisi) che avesse contratto il virus.
Eppure, sin dal 28 ottobre 2014, la Giunta aveva approvato una delibera che istituiva due Unità di crisi locale, a Sassari e Cagliari, con l’obiettivo di fronteggiare eventuali emergenze sul versante Ebola. Mossa tempestiva e lungimirante che spinse l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, con un entusiasmo invidiabile, a gettare il cuore oltre l’ostacolo e dire: “La Sardegna è in grado di fare fronte ad un eventuale caso di sospetto infezione dal virus Ebola. Pronti a qualsiasi emergenza”.
Tanto ‘pronti’ che il verbale della Commissione tecnica, deputata ad esaminare la conformità delle offerte delle ditte invitate alla gara, è del 14 maggio, cioè tre giorni dopo il ricovero del cooperante malato. Tanto ‘pronti’ che, preso atto del verbale, il commissario straordinario della Asl di Sassari, Agostino Sussarello, con delibera del 27 maggio, ha finalmente predisposto l’acquisto, per un valore di 98.334,20 euro, di 300 mascherine filtranti monouso; 300 tute con cappuccio e calzari incorporati monouso; 300 mantelline con casco e visiera senza respiratore; 300 occhiali a maschera di forma ergonomica; 4.000 paia di guanti; 150 paia di zoccoli da lavoro; 150 paia di calzari monouso antiscivolo; 300 camici; 150 paia di stivali di sicurezza; 600 buste per smaltimento; 100 taniche di soluzione di ipoclorito di sodio; 50 barattoli di polvere assorbente; e, dulcis in fundo, soprattutto di 4 delle ormai famigerate barelle ‘biobag’, indispensabili per il trasporto in sicurezza dei pazienti affetti dal virus. Proprio quella che mancando è stata fatta arrivare in prestito dallo “Spallanzani” di Roma, ma che, non avendo le stesse misure delle porte dell’ospedale sassarese, ha costretto il paziente ad uscire con le proprie gambe dalla stanza dove era ricoverato. Eppure, la Centrale operativa del 118 di Sassari aveva indicato le caratteristiche, di questa indispensabile attrezzatura da acquistare, nel lontano 22 dicembre 2014.
Solo un virus potente poteva vincere contro le mille difficoltà che spesso bloccano la macchina burocratica che sovrintende agli acquisti della sanità isolana.
Arsenico
(admaioramedia.it)
8 Comments
FaberSardo
ARSENICO ha scoperto un aspetto nascosto di Ebola: è un virus magico che fa ‘apparire’ l’attrezzatura mancante http://t.co/cEjrOBaPHy
Romano
Dal niente al troppo! Credo che nemmeno lo Spallanzani abbia tutta quell'attrezzatura ordinata dall ASL di Sassari!
Valentina Pecora
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sardegna67
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alessandrocasto
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Alessandra Mudu
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