Ha sognato di passare alla storia sarda come l’assessore della ‘decisiva’ riforma sanitaria, al risveglio, invece, si è trovato protagonista inaspettato del Carnevale di Tempio. I suoi principali ‘meriti’ sono stati aver promosso, sostenuto da tutto il centrosinistra, la creazione della azienda sanitaria unica regionale (Ats) e la riforma della rete ospedaliera regionale, assolute novità che anche il ‘suo’ candidato governatore, Massimo Zedda, aveva promesso di cancellare in caso di elezione.
Luigi Arru, per cinque anni nella Giunta Pigliaru a dirigere la sanità isolana, ha solleticato la fantasia di tanti protagonisti della sfilata tempiese, che lo hanno raffigurato come un super eroe (“paladino della sanità”), nelle banconote da 500 ‘riyals’ della “Qatar central bank” oppure come ispiratore della vena poetica nel “Mater qatarru”, distribuito nelle strade della cittadina gallurese: “Han sottratto posti letto, senza il minimo intelletto… ci hanno tolto un gran diritto, in virtù del gran profitto…”.
Però, ad onor del vero, l’ex assessore Arru nella sua personale sconfitta elettorale (appena 118 voti meno del rieletto Roberto Deriu e quattro più dell’altro consigliere uscente, Daniela Forma) si trova in buona compagnia. Infatti, gli elettori hanno bocciato anche gli altri tre assessori della Giunta Pigliaru che si sono presentati: Giuseppe Dessena nella lista di Liberi e uguali, Barbara Argiolas e Pierluigi Caria col Partito democratico. E nonostante la presenza del loro sindaco come candidato governatore, ‘disco rosso’ anche per tre assessori della Giunta comunale di Massimo Zedda: Yuri Marcialis, Claudia Medda e Marzia Cilloccu.
Dopo i risultati, Arru ha dato il suo ‘addio’ (o arrivederci…) alla politica attiva in maniera originale, con un video in camice, girato all’ospedale San Francesco di Nuoro nel reparto di ematologia, nel quale l’ex assessore ha ironizzato: “Ho trovato un ospedale tutt’altro che distrutto dalla Riforma sanitaria… Volevo tranquillizzare tutti i cittadini sardi ritorno a lavorare nel sistema sanitario pubblico, non mi son venduto a nessun privato”. I cittadini sardi, ma soprattutto operatori sanitari e pazienti, ringraziano.
Arsenico
(sardegna.admaioramedia.it)