Un vecchio adagio popolare sostiene che ‘chi si somiglia si piglia’. In questo caso il ‘matrimonio’ è certamente d’affari, seppure abbia avuto alterne vicende.
Le strade di Carlo De Benedetti e di Renato Soru si sono intrecciate spesso. Il primo, è stato la tessera numero 1 del Partito Democratico, mentre il secondo è segretario regionale sardo ed europarlamentare del Pd. Entrambi sono fortemente benestanti (trattasi di eufemismo), protagonisti di avventure editoriali (seppure con esiti diversi, vedi la fine de “L’Unità”), entrambi con una certa idiosincrasia verso il Fisco.
Un amore nato molti anni fa, tanto che è difficile individuare la data del fidanzamento, caratterizzato dai soliti litigi di coppia. Più affettuoso certamente quando Soru era Governatore dell’Isola e l’Ingegnere cominciò ad interessarsi al business dell’energia rinnovabile. Poi, molte cose son cambiate. Dai rapporti personali all’andamento degli affari, dai governi al sostegno a Matteo Renzi.
Prova ne sia, la storia che Franco Bechis, vicedirettore del quotidiano Libero, ha raccontato sul suo sito “L’imbeccata”. Sarà la fine dell’idillio?
Il giornalista narra una delle tante diatribe che i coraggiosi capitani di industria italiani hanno ingaggiato col Fisco: l’Agenzia delle Entrate contesta a De Benedetti un’evasione di oltre mezzo milione di Iva, riferita alla società ‘Management & Capitali’, controllata dalla holding ‘Per spa’ di cui l’Ingegnere è unico azionista.
Scrive di 617mila euro di versamenti Iva, relativi all’anno 2008, che si sono volatilizzati. De Benedetti decide di saldare, ma abituato a rivalersi sui colleghi imprenditori (leggasi ‘Lodo Mondadori’ con 541 milioni di euro scuciti a Berlusconi) ha trovato una magica soluzione, peraltro tutta interna alla sinistra capitalistica italiana.
Scartabellando i contratti e le norme, l’Ingegnere ha trovato un Dpr del 1972 e, certamente invidioso per l’appalto pubblico recentemente conquistato da Soru con un ribasso dell’89%, ha chiamato in causa il partner commerciale con cui aveva stipulato il contratto privo di quel versamento Iva. Ha così spedito una fattura di 617mila euro a ‘Tiscali Financial Services Sa’, la società lussemburghese del gruppo Tiscali.
Non oso immaginare lo sguardo perso nel vuoto e le infinite pause di Soru al momento della ricezione del documento contabile.
Arsenico
(admaioramedia.it)