Si era già distinto in occasione del referendum sulla Riforma costituzionale renziana, fondando insieme ad un ‘compagno’ di schieramento, Dario Stefàno, i “Liberi comitati del So”: un non troppo coraggioso fronte del ‘forse’, così da non schierarsi ufficialmente. Atteggiamento prudente attuato anche da un suo sodale, il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, tanto che oggi nessuno potrebbe dire con certezza cosa abbiano votato il 4 dicembre, sia il Primo cittadino che il senatore Luciano Uras.
Arrivato in Senato con la maglia vendoliana, dopo lo smembramento di Sel, Uras ha deciso di iscriversi al Gruppo Misto non condividendo la scelta di alcuni colleghi, come il deputato sardo Michele Piras, che invece hanno visto con favore la nascita di Sinistra Italiana, e si deve essere particolarmente affezionato alla posizione del ‘forse’, così durante il suo intervento in Senato, in occasione della fiducia al Governo Gentiloni, ha pronunciato un altro ‘So’: “Avremmo potuto lucrare sulle posizioni politiche sostenute in questi anni di opposizione, accomodarci tra coloro che gridano vittoria e rispondere no alla chiamata di responsabilità e di condivisione”. Invece, “stiamo valutando, riflettendo sul valore del nostro voto, che sarebbe contro corrente e non conformista. Stiamo valutando su quanto potrebbe tradursi nell’innesco della necessaria rivitalizzazione del campo progressista, interpretato non come uno sterile prolungamento della storia della sinistra italiana, ma come uno spazio partecipato per la costruzione di un futuro sicuro, di migliori condizioni di vita, di più giustizia sociale”. Affidando la scelta del suo voto alle parole del nuovo Premier: “Ascolteremo con attenzione la sua replica”.
A quanto pare, Paolo Gentiloni deve averlo convinto, forse anche grazie ai trascorsi giovanili che, dall’alto della sua nobiltà familiare, lo hanno portato a militare nei ranghi rivoluzionari del Movimento studentesco, e, non essendoci il voto segreto, tutti hanno potuto vedere un convinto senatore Uras votare la fiducia, consapevole che questa sia “una legislatura difficile, politicamente complicata, dove momenti alti di responsabilità istituzionale si sono, purtroppo, miscelati con i più censurabili egoismi di personale politico vecchio e nuovo. Noi abbiamo rispetto per il nostro popolo. Abbiamo difeso in quest’Aula e nel Paese la sua sovranità. Siamo gente che ha radici, che rappresenta donne e uomini veri, in carne e ossa”, convinto, insomma, di rappresentare gli elettori sardi di Sel.
Al di là del ‘voto contingente’, dietro questa (a prima vista incomprensibile) scelta c’è l’obiettivo (questa volta comprensibile) di garantirsi un futuro politico da parte di alcuni transfughi sardi di Sel (Uras e Zedda in testa), che guardano gaudenti il progetto politico dell’ex sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, “Campo Progressista”, del quale i succitati saranno inevitabilmente i leader regionali, potendo perciò mantenere cariche e prospettare candidature, senza dover recitare il ruolo dei ‘duri e puri’ alla sinistra del Pd. Infatti, il nuovo partito prevede di sostenere un centrosinistra riformista, cercando di drenare i voti che altrimenti, senza ‘frangiflutti’ a sinistra, andrebbero ai ribelli di “Sinistra Italiana” (Fassina) o di “Possibile” (Civati).
Comunque, l’infatuazione per l’ex Primo cittadino milanese era già stata ampiamente manifestata ai tempi del Comitato del ‘So’: ”Ci iscriviamo allo stesso partito di Pisapia, quello che non accetta che il confronto sulla revisione costituzionale, si trasformi in uno scontro mortale tra le diverse anime del campo democratico e progressista, a danno della prospettiva di un governo avanzato del paese, nel più ampio interesse popolare“. Ora il senatore Uras si trova in maggioranza e chissà se la Sardegna riuscirà a strappare almeno un sottosegretario.
Arsenico
(admaioramedia.it)
14 Comments
Antonina Foddanu
Delle coop ?
Giorgio Marras
Venduto alla politica…pardon Poltrona….Bolossu!
Ignazio Berria
Schiavi si nasce!!! Ma il masochismo di nostri è spregevole! Più li prendono a calci nel culo, e più leccano. Servi ! Schiavi !
Maria Bonaria Usalla
Angelo Rusui
Pare avesse anche la delega del compagno Zedda : Senatori si nasce e…. da Senatori ci si fa l’abitudine a viverci e di tutto pur di non rinunciarvi .
Roberto Cadelano
Cecilia Putzu
Nn avevo dubbi!!
Girone Vigoso
Luciano Uras ha lungimiranza e visione strategica che a molti della così detta Sinistra radicale manca. Col suo voto ha dimostrato non solo una visione politica strategica, ma anche responsabilità e senso dello Stato.
Antonangelo Mura
QUESTO E’ IL MODO DI VEDERE IL BICCHIERE MEZZO PIENO E MEZZO VUOTO, O TENERE DUE PIEDI IN UNA SCARPA.
Girone Vigoso
Io ragiono come mi ha insegnato Gramsci che, anche dal carcere, cercava soluzioni per migliorare lo stato della sua vita e di quella degli altri scegliendo tra le opzioni reali e possibili e non tra quelle impossibili ed esclusivamente utopistiche col rischio di distruggere o impedire qualche miglioramento, anche se piccolo .
Luciana Serra
Mai che si cerchino lavoro!
Sergio Melis
Ma quale schiavi, destra, sinistra, centro, qualcuno dovrà pur governarla questa nazione e questi italiani.
Vincenzo Cucca
Mica a questi fa schiffo una poltrona!!!!e quello che inseguono da sempre, poi se si contradicono non fa nulla tanto con la.faccia di Culo che si ritrivano???????
Antonio Uda
spregevole come stratega e come uomo,adesso hai perso la Sardegna vaias con Dio.