Con la riprogrammazione dei fondi di azione e coesione 2007/13, sono stati destinati altri 28 milioni di euro per raggiungere la somma necessaria al recupero dell’intera area mineraria di Santu Miali a Furtei, quantificata in base al progetto preliminare predisposto da Igea ed approvato dalla Conferenza dei servizi, coordinata dall’Assessorato dell’Ambiente, grazie anche alla partecipazione dei sindaci dell’area interessata. I tempi dell'operazione per ripristinare la qualità ambientale dell’area, dove c'era l’attività di estrazione dell’oro, che interessa i territori comunali di Furtei, Guasila, Segariu e Serrenti e ricomprende il bacino degli sterili, sono stimati tra i 24 e i 48 mesi. Il costo complessivo è di 44 milioni di euro.
La Conferenza dei servizi, tra le diverse ipotesi di intervento, ha approvato alcune misure: messa in sicurezza del bacino sterili; realizzazione del sito di raccolta a servizio della bonifica dell’area mineraria; asportazione completa delle discariche attualmente prive di idonei presidi ambientali; rimozione di sedimenti e suoli contaminati delle discariche minori e riempimento dei vuoti minerari con inerti ritenuti idonei (un’operazione che consentirà di restituire ampie porzioni di territorio rispetto alla messa in sicurezza permanente di ogni singola discarica mineraria); rinaturalizzazione delle aree; realizzazione dell’impianto di trattamento delle acque contaminate.
Negli ultimi anni, Igea ha eseguito il piano della caratterizzazione e della sorveglianza e custodia, insieme agli interventi di messa in sicurezza di emergenza. Era necessario ripristinare immediatamente i presidi di sicurezza con particolare riguardo al pompaggio delle acque ed evitare la tracimazione delle acque contaminate con dispersione nell’ambiente. Sono stati così ripristinati i canali di guardia e gli argini e si è evitata negli anni la dispersione di elementi inquinanti nell’ambiente, consentendo di eseguire la caratterizzazione di tutta l’area vasta. I risultati di questo lavoro sono stati utilizzati come base del progetto preliminare di bonifica e messa in sicurezza permanente e del piano di monitoraggio presentato tra aprile e maggio 2015.
Confermando la valenza strategica dell’intervento e l’estrema urgenza, la Giunta regionale ha contestualmente approvato il rinnovo della convenzione con Igea per confermare la custodia del sito e l’avvio delle attività di progettazione definitiva, lo studio di impatto ambientale e l’attuazione del monitoraggio. La convenzione è prorogata sino a tutto il 2016 e prevede anche i lavori di custodia, gestione e messa in sicurezza dell’area con una spesa è di 4 milioni e 200 mila euro, a valere sul bilancio 2015. Un milione sarà destinato al progetto per la bonifica e messa in sicurezza permanente. (red)
(admaioramedia.it)
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Lisa Ala
Perché non paga chi ha causato i danni?
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