In questi giorni è previsto l’inizio della stagione di riproduzione della tartaruga caretta caretta, che potrebbe nidificare nell’isola sino alla fine di agosto. Dall’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente sono arrivate le disposizioni per la salvaguardia della fauna marina protetta, specificate nell’ordinanza balneare 2017: intorno ai nidi, presidiati dalla Rete regionale per la conservazione della fauna marina, si svolgono attività di monitoraggio e tutela del sito ma anche di sensibilizzazione nei confronti di turisti, operatori turistici e addetti della vigilanza.
“È ormai chiaro che gli habitat sabbiosi della Sardegna sono ideali per questa specie – ha spiegato l’assessore Donatella Spano – Nonostante non sia possibile prevedere il momento e il sito scelto per la nidificazione, gli eventi straordinari degli ultimi anni si sono verificati in aree oggetto di concessione o nelle vicinanze: grazie alle puntuali segnalazioni di turisti e operatori turistici è stato possibile monitorare l’incubazione e la schiusa secondo i protocolli ministeriali. La Regione è presente con la rete regionale e ha destinato risorse per 400mila euro per interventi sulla fauna in difficoltà particolarmente protetta. Ai bagnanti e ai turisti chiedo di collaborare con comportamenti corretti che permettano alla Sardegna di essere uno dei luoghi che garantiscano la conservazione della specie”.
Chi avvista una tartaruga marina deve evitare di disturbare l’animale mantenendo il silenzio e una distanza di almeno quattro metri dall’esemplare, avendo cura di non posizionarsi mai di fronte per non scoraggiarlo nella scelta del sito. Occorre assolutamente evitare il contatto fisico e contenere il numero degli osservatori al minimo e comunque non superare il numero massimo di 10 osservatori alla distanza di quattro metri. Da evitare l’uso di flash e di sorgenti luminose che alterino le condizioni di luminosità esistenti. L’eventuale uso di torce è consentito solo al termine della fase di deposizione, preferibilmente schermandole con filtro rosso (o drappo di tessuto) ed esclusivamente per facilitare la corretta individuazione del nido per la successiva delimitazione a cura del personale del Corpo forestale regionale. L’invito è anche quello di segnalare gli avvistamenti ai numeri verdi del Corpo forestale (1515) e della Capitaneria di Porto (1530).
Nella precedente stagione ci sono stati quattro eventi di nidificazione: il 12 giugno a Teulada (Capo Malfatano); l’8 luglio a Villasimius (Campus); il 24 luglio a Muravera (Piscina Rei), dove un turista ha scoperto casualmente un nido; il 4 agosto a Castiadas (Cala Pira). (red)
(admaioramedia.it)