Fare rete tra aree protette e condividere le scelte tra i territori interessati. Con una Regione che non eroghi più solamente i finanziamenti, ma partecipi alla gestione diretta degli enti in modo da rendere più stretto il legame con il territorio e favorire il collegamento tra i soggetti interessati. Partecipando ieri ad un incontro organizzato al Parco dell’Asinara dall’ente parco e da Legambiente Sardegna sul tema Festa del lavoro nei Parchi l’assessore alla Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, ha lanciato la proposta di un tavolo permanente regionale per la valutazione delle politiche sulle aree protette.
“Parlare di politiche ambientali nella giornata della Festa del lavoro è un ottimo auspicio“, ha detto l’assessore. “La Regione ha un ruolo importante a livello nazionale, coordiniamo le altre Regioni e le rappresentiamo al tavolo con il Governo. È un’occasione di rilancio della politica regionale per il forte raccordo che abbiamo con le altre amministrazioni regionali e con i parlamentari. E anche con questo ruolo, stiamo dando un contributo importante nella riscrittura della nuova legge nazionale sui parchi, che non cancella la 394, l’attuale normativa, ma la rafforza, mantenendo intatto il valore della conservazione e della tutela e aggiungendo aspetti di semplificazione che sono fondamentali per chi poi avrà il compito della gestione. Semplificare – ha spiegato Spano – significa programmare e questa è una della richieste forti che sono arrivate dalle Regioni in fase emendativa della proposta di riforma, insieme alla richiesta del piano triennale del sistema. La programmazione è fondamentale, se inserita nella legge nazionale consentirà alle Regioni di poter, a loro volta, fare i propri piani d’azione”.
“Una legge nazionale moderna e aggiornata ci faciliterebbe nella predisposizione della nostra legge di riforma, con strumenti di condivisione e partecipazione e una cabina di regia regionale”, ha detto Spano ricordando come, nella legge forestale della Regione approvata un anno fa, sia stato introdotto il documento di programmazione, con gli interventi, le azioni, gli indirizzi e gli attori coinvolti .
L’assessora ha, quindi, lanciato la proposta di un tavolo permanente regionale per la valutazione delle politiche sulle aree protette, auspicando un ruolo più efficace per la Regione, “che non eroga più solo le risorse, ma deve partecipare alla gestione diretta degli enti in modo da rendere più stretto il legame con il territorio e costituire una rete di soggetti più efficace e presente“.
“Con l’istituzione dei due ultimi parchi regionali, quello di Tepilora e quello di Gutturu Mannu, abbiamo utilizzato un metodo diverso rispetto al passato: l’area protetta è nata dal basso, da una forte richiesta delle popolazioni coinvolte. Questo è il modello che vogliamo. Questa Giunta – ha concluso Spano – ha mostrato grande sensibilità verso i temi ambientali, mantenendo nel bilancio le risorse per il funzionamento delle aree protette, e incrementato gli stanziamenti per i nuovi parchi, oltre ad aver dedicato ingenti risorse del POR FESR al settore: 39 milioni con un indirizzo ben preciso, quello di valorizzare gli attrattori naturali a fini turistico, culturale e di sviluppo di impresa. Una Regione come la nostra, che certo non ha risorse illimitate ha dimostrato ancora una volta di avere a cuore la materia ambientale”. (red)
(admaioramedia.it)