L’operazione del Corpo forestale delle stazioni di Capoterra, Teulada, Sinnai e Siliqua, insieme ai nuclei investigativi di Cagliari e Iglesias, contro il bracconaggio, ha avuto inizio nella prima settimana di febbraio ed ha portato all’arresto di una persona, alla denuncia di altre 14, responsabili del reato di caccia illecita con mezzi vietati e al sequestro di centinaia capi di selvaggina e migliaia di lacci. Inoltre, sono state bonificate ampie zone del territorio dai sistemi di cattura.
L’operazione ha interessato Poggio dei Pini, dove è stato fermato tale D.S. (74 anni) di Capoterra che è stato trovato in possesso di numerosi uccelli appena catturati e che ha opposto resistenza, procurando lesioni, guaribili in 10 giorni, ad un agente forestale che lo bloccava. E’ stato perciò arresto per resistenza e si trova agli arresti domiciliari in attesa del processo che si terrà il prossimo 23 marzo. Gli sono stati sequestrati oltre 100 uccelli, due cinghiali e 9.000 lacci vari per uccelli ed ungulati.
Nell’ambito della medesima operazione, in alcune località all’interno del Parco naturale regionale di Gutturu Mannu, sono state denunciate F.E. (80 anni), C.M. (54), F.G. (46), B.W. (26), S.G. (40), L.A. (42), M.A. (39), L. F. (60), tutti di Capoterra. Le persone sono state fermate in diverse circostanze ed in varie località varie, tra i comuni di Capoterra e di Assemini, tutte colte in flagranza di reato di uccellagione e caccia con mezzi non consentiti. Complessivamente sono stati sequestrati 250 uccelli, 2 cinghiali, mezzo esemplare di cervo sardo, 400 lacci e 75 reti per uccellagione.
Alle pendici nord di Monte Arcosu, in altre due distinte operazioni, sono state denunciate altre tre persone per reato di bracconaggio: a Camboni-Siliqua, F.F. e M.A. (entrambi di 35 anni) di Decimomannu mentre armavano dei lacci appena posizionati per la cattura di ungulati. A casa di F.F., pregiudicato con reati specifici, è stata recuperata una parte di cervo sardo. In località Perdixi-Uta in un posto di controllo è stato fermato F.G. (45 anni) di Uta, che trasportava in auto un cinghiale appena catturato con il sistema dei lacci.
A Domus de Maria, località Malfatano, sono stati fermati in flagranza di reato di uccellagione con le reti C.C. e U.S. (56 anni) di Domus de Maria e sono stati sequestrati 50 uccelli e 200 tra lacci e reti per uccellagione.
Infine, nel Sarrabus, alle pendici del massiccio dei Sette Fratelli, località Burranca San Gregorio, sono stati sorpresi in flagranza di reato di uccellagione P.F. (21 anni) e M.R. (46) di Sinnai mentre si apprestavano a piazzare reti per uccellagione, sottoposti a sequestro anche 35 volatili appena catturati. (red)