“Abbiamo voluto verificare l’avanzamento dei lavori e le eventuali criticità, il cantiere è in piena attività e promette bene come tempi e come risultati”. Così l’assessore regionale dei Lavori pubblici, Edoardo Balzarini, durante un sopralluogo, realizzato insieme al responsabile della Direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche del Ministero delle infrastrutture, Ornella Segnalini, al cantiere della diga di Monte Nieddu, in località Sa Stria a Sarroch, con l’obiettivo di verificare i lavori e confrontarsi con l’ente appaltante, il Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale.
L’opera darà risposte concrete a Sarroch, Pula, Villa San Pietro e Capoterra, contribuendo ai fabbisogni idropotabili ed allo sviluppo dell’agricoltura dei territori di valle e delle numerose imprese, in particolare turistiche, presenti. Consentirà inoltre alla competa rinaturalizzazione della vallata che ospiterà un nuovo lago artificiale. Per la realizzazione dei lavori, la ditta appaltatrice, la Astaldi di Roma (importo complessivo di 83,2 milioni di euro, di cui 53 milioni per i lavori), ricorre soprattutto a aziende e maestranze locali: sono sardi infatti il 95% delle oltre 200 unità lavorative impegnate a diverso titolo nella costruzione della diga.
Tecnici ed operai si alternano nel cantiere 24 ore su 24 per la realizzazione del muro di sbarramento che raggiungerà un’altezza di 78 metri. La consegna finale dell’opera è prevista per il 2020. La diga potrà invasare 36 milioni di metri cubi d’acqua, di questi 9,6 milioni destinati al potabile e 25,74 agli usi irrigui nella piana di Pula. Sarà, inoltre, realizzato uno sbarramento sul rio Is Canargius: il volume invasato potrà essere trasferito tramite una galleria all’invaso di Monti Nieddu. Prevista anche la costruzione di una piccola centrale idroelettrica.
“Questo cantiere rappresenta per il Ministero una delle più importanti opere pubbliche e la più importante diga nazionale che si sta realizzando in Italia – ha detto Segnalini – La presenza del Mit risponde a più esigenze: la funzione di vigilanza sul cantiere, il controllo di tutti i materiali e delle opere affinché la diga sia sicura e sia possibile conservarla nel tempo nelle stesse condizioni di quelle iniziali”. (red)
(admaioramedia.it)