Dopo aver visionato la perizia, redatta dalle Guide alpine italiane, relativa alle vie ferrate del Giorré e del Cabirol, l’Assessorato regionale dell’Urbanistica ha scritto una nota al Comune di Cargeghe e a quello di Alghero per segnalare alcune irregolarità in merito alla normativa per la costruzione degli impianti, il collaudo e l’abilitazione del progettista, evidenziando un elevato rischio di frana che consiglia il divieto di utilizzo delle opere e la rapida rimozione.
La perizia delle Guide alpine è arrivata dopo una lunga serie di segnalazioni private e pubbliche, comparse negli ultimi anni anche su autorevoli blog di settore e su testate giornalistiche. In riferimento alla via ferrata del Giorré, si era iniziato a parlare di illecito già nel 2015: l’accusa era di invasività ambientale, pericolosità intrinseca al luogo, dilettantesca realizzazione, nonché abuso di professione nei confronti di alcune sedicenti guide, responsabili anche della realizzazione degli infissi. Le associazioni Gruppo d’intervento giuridico e Mountain wilderness avevano lanciato l’allarme sulla costruzione di ferrate in ambiente Sic e ad alto rischio di frana (Piano regionale di assetto idrogeologico), oltre all’abusivismo di professione di guida alpina.
Al Collegio nazionale delle Guide alpine italiane (Conagai) erano quindi arrivate segnalazioni anche per altre ferrate in Sardegna ed il Collegio, come ente pubblico, ha inviato gli esposti alla Procura della Repubblica. A distanza di tempo, però, la situazione restava immutata, tanto che, lo scorso 31 gennaio, l’Assessorato dell’urbanistica ha chiesto al Comune di Alghero informazioni sulla via ferrata del Cabirol. Mentre per la via ferrata del Giorré si presentava una situazione più preoccupante, visto il coinvolgimento del Comune di Cargeghe e l’impiego di fondi pubblici.
Sebbene, l’Assessorato regionale dell’Ambiente abbia disposto la chiusura della ferrata da gennaio a luglio, non è seguito nessun provvedimento, perciò il Conagai ha presentato un esposto alla Guardia di finanza, che ha aperto un’inchiesta ancora in corso. Intanto, il Collegio ha disposto di effettuare una perizia sulle due strutture per valutarne le condizioni, evidenziando che la situazione è grave ed altamente pericolosa. Le perizie sono state consegnate anche all’Assessorato dell’Urbanistica, che ha validato le conclusioni del Conagai indicandole nella nota inviata il 5 marzo al Comune di Cargeghe ed a quello di Alghero. (red) (foto “Guide alpine italiane”)
(admaioramedia.it)