Il Parco di Tepilora punta ad uno speciale riconoscimento di eccellenza ambientale dell’Unesco, come capofila della candidatura al programma MaB (Man and Biosphere) Unesco. Riconoscimento che al momento hanno oltre 600 territori in tutti il mondo (come il Parco di Yellowstone e la Camargue, in Italia, il Monviso e la Sila), dove regna l’equilibrio tra uomo e natura, con un occhio di riguardo per la tutela del territorio che per lo sviluppo sostenibile delle comunità che lo abitano. Perciò, il territorio del Parco naturale regionale dell’Oasi di Tepilora (Bitti, Lodè, Torpè e Posada), insieme ai comuni limitrofi (Alà dei Sardi, Buddusò, Budoni, Lula, Onanì, Padru, Siniscola, Orune e Osidda), hanno avviato l’iter della candidatura, che prevede la stesura di un dossier con le motivazioni che supportano la candidatura e gli obiettivi di tutela, di crescita culturale e di sviluppo socio-economico sostenibile che si vuole raggiungere, oltre che lo svolgimento di azioni di sensibilizzazione e di coinvolgimento delle comunità.
“La Regione appoggia convintamente la candidatura Unesco del Parco di Tepilora e del Rio Posada – ha detto l’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano – Nata grazie alla volontà condivisa delle comunità locali, è infatti un patrimonio di risorse umane e naturali da salvaguardare in quanto fonte di crescita sostenibile per il territorio, i suoi residenti e di quelli dei comuni confinanti che oggi sono qui presenti. Il Parco, per merito del lavoro di progettazione, sta diventando un modello di sviluppo sostenibile a livello regionale in cui noi crediamo fortemente. Un riconoscimento di questa portata, il primo per la Sardegna, darebbe il via a una spinta virtuosa senza precedenti”.(red)
(admaioramedia.it)
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