La capolista Napoli, di scena alla Sardegna Arena nel posticipo serale di lunedì 26, è clamorosamente in svantaggio rispetto ai rossoblù negli scontri diretti nella massima serie.
Ben 31 i match disputati dal 1966 a oggi, 9 a 7 per il Cagliari il saldo positivo e 15 i pareggi. La goleada (5-0) subita, nell’ultima visita, dagli Azzurri nel campionato scorso li ha però portati in vantaggio per 28 a 26 a proposito delle reti segnate.
Ci sono alcune partite del passato che meritano una citazione particolare. Lente d’ingrandimento su quella disputata all’Amsicora nella stagione scudetto 1969-70, che coincise anche con la prima vittoria assoluta sui partenopei. I rossoblù, guidati da un grande Riva (in gol insieme a Bobo Gori), ebbero ragione di un timido Napoli con il più classico 2-0.
La Gazzetta dello Sport evidenziò i meriti di ‘Gigi’ e ipotizzava una corsa a tre per il titolo.
Altre pagine sportive, invece, vedevano un Cagliari in affanno e con un calendario nettamente sfavorevole a otto giornate dal termine rispetto alle inseguitrici Juventus e Milan, avendo solo tre gare in casa e ben cinque in trasferta. Gli avversari lontani, rispettivamente 2 e 4 punti avevano invece cinque match in casa e tre fuori. Le Cassandre saranno, invece, smentite con quattro vittorie e altrettanti pari che accompagneranno i nostri al titolo di Campioni d’Italia.
Un altro Cagliari-Napoli che merita il primo piano è quello della quinta giornata del torneo 1971-72. Rossoblù in crisi, Scopigno contestato e in odore di esonero. Solo una vittoria casalinga (Verona) e ben due sconfitte esterne (Atalanta e Torino) nelle prime quattro gare con l’aggiunta del deludente pareggio interno con la neopromossa Catanzaro. La gara col “Ciuccio” sarà la svolta: 2-1 maturato nel primo tempo con gol di Riva ed un’autorete.
Ma da lì prenderà forma una delle strisce positive più brillanti della storia del Cagliari in serie A: 14 risultati utili consecutivi, con 8 vittorie e 6 pareggi. Cadranno al Sant’Elia, Napoli, Bologna, Juventus, Mantova e Atalanta. Saranno espugnate Vicenza, Varese e Verona. Pareggi pesanti fuori casa con Milan, Roma e Inter. Pari esterno anche con Sampdoria e Catanzaro. Solo la Viola uscirà indenne dal nostro stadio. La magia durerà lo spazio di un girone: sarà proprio il Torino che impartì al Cagliari l’ultima sconfitta il 31 ottobre 1971 alla quarta giornata e a violare il Sant’Elia alla 19ma il 20 febbraio 1972 (1-2). I vecchi tifosi ricordano quella serie positiva “da Torino al Torino”.
La rassegna stampa di Cagliari-Napoli rileva, oltre la sfida Riva-Zoff, anche l’esordio in serie A di un giovane mantovano di 19 anni che metterà insieme da lì a 14 anni circa 300 presenze: Oreste Lamagni.
Alla fine del torneo sarà un quarto posto assoluto, a quattro punti dalla vetta, colmo di rimpianti tra arbitraggi scandalosi (Toselli di Cormons nel ritorno di Torino con la Juventus), la scellerata autorete di Niccolai a Bologna, più la beffa di Catanzaro quando Brugnera ‘parò’ il suo tentativo di bucare Ricky Albertosi e il conseguente rigore sancì al 90’ il pareggio calabrese.
Gianni Dell’Orfano
(admaioramedia.it)