Un ricorso al Tar Sardegna per impugnare il disciplinare Igp Culurgionis d’Ogliastra: è l’iniziativa della Coldiretti contro il Ministero delle Politiche agricole, depositato nei giorni scorsi dagli avvocati cagliaritani Giovanni Dore, Fabio Ciulli e Alessio Vinci. Il disciplinare, richiesto dal Comitato promotore del Culurgionis Igp ed istruito dall’Assessorato regionale all’Agricoltura, prevede l’utilizzo come ripieno dei fiocchi di patate, che “inficiano la tutela e la valorizzazione di uno dei nostri prodotti tipici e tradizionali come i Culurgionis, senza alcun motivo e fondamento. Auspichiamo che i giudici amministrativi accolgano il ricorso e la Regione assuma una posizione politica chiara”, ha spiegato il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu.
“Come Coldiretti abbiamo presentato delle osservazioni già dal marzo 2014 – ha ricordato il presidente di Coldiretti Nuoro–Ogliastra, Simone Cualbu – Evidenziammo che i Culurgionis nascono come piatto tipico e povero dell’ambiente agropastorale, con l’utilizzo delle materie prime della zona, in primis le patate, risorsa alimentare di cui tutti potevano disporre. Le nostre istanze sono rimaste lettera morta, dando di fatto il via libera al disciplinare che prevede la facoltà di produrre la tradizionale pasta ogliastrina con i fiocchi di patate di derivazione industriale, anziché con la sola patata, come avevamo richiesto nel rispetto della tradizione”.
“Una concessione non trova alcuna giustificazione – ha evidenziato il presidente di Coldiretti Cagliari, Efisio Perra – Sicuramente non manca la materia prima. in Sardegna ogni anno produciamo 469mila quintali di patate, ben 26mila nella sola Ogliastra, mentre per i Culurgionis ogni anno se ne consumano 2.500 quintali. Insomma le patate sono addirittura reperibili in loco, assicurando il giusto legame con il territorio della pasta ogliastrina”.
I dirigenti della Coldiretti hanno sottolineato evidenziato che i prodotti agroalimentari tradizionali sardi devono avere disciplinari che contemplino una filiera tutta sarda, dalla produzione alla trasformazione: “Filosofia che porteremo anche all’Expo fra pochi giorni – ha ricordato Cualbu – Abbiamo un ricco patrimonio enogastronomico e abbiamo 40 paesi della Barbagia e dell’Ogliastra indicati tra i 5 territori al mondo dove si vive più a lungo grazie soprattutto al cibo, sarebbe un insulto al nostro saper fare e alla nostra terra impegnarci a demolire questa fortuna richiedendo un marchio di tutela per i Culurgionis coi fiocchi di patata straniera e di bassa qualità provenienti dalle grandi multinazionali.”
La Coldiretti ha trovato subito un sostenitore: “No ai Culurgiones di kartoffeln. La Giunta dia ascolto alle giuste rimostranze dell’associazione di categoria, non stia a guardare e, senza aspettare l’esito dei ricorsi, si attivi subito presso il Governo per rivedere il disciplinare per assicurare la giusta tutela ai prodotti della nostra terra”, è stato il commento dell’ex Governatore, Ugo Cappellacci (FI), sulla sua pagina facebook. (red)
(admaioramedia.it)