L’attuale situazione politica di Alghero necessita un’adeguata riflessione. Una città che vuole ambire a rivestire un ruolo nell’offerta turistica nazionale ed internazionale non può essere gestita come un circolo di bocciofila, senza che vi siano delle politiche a sostegno del sistema economico del Comune.
Da decenni assistiamo ai medesimi discorsi, proferiti dalle stesse persone che in ogni schieramento si ripropongono ad ogni tornata elettorale, rinnovando le speranze della gente, assicurando che ciò che promettono da anni sarà finalmente mantenuto. Questo non ha fatto altro che generare un clima di sfiducia e di apatica rassegnazione nei cittadini algheresi, in linea con il più generale contesto nazionale. La cittadinanza è stata stordita per anni dai soliti interventi pro o contro le alghe ovvero relativi alla necessità di valorizzare l’ubicazione degli operatori del commercio itinerante, con una strategia pianificata volta a sviare i cittadini dai veri problemi del Comune di Alghero.
Alghero necessita più che mai di una Politica rivoluzionaria, ambiziosa e pregna di competenze professionali, che pianifichino in previsione pluriennale gli interventi amministrativi e non in funzione dell’immediato ritorno politico. Parlare della necessità di ripulire il litorale dalle alghe o del fatto che nella città s’impone l’esigenza di falciare l’erba, a mio modesto avviso non è fare Politica, né tanto meno costituisce un proficuo modo di criticare quella dell’Amministrazione uscente, ma semplicemente il prendere atto che nella città si vive una vera e propria crisi sotto l’aspetto puramente amministrativo. Il fenomeno, per quanto non possa lodare l’operato dell’Amministrazione uscente, risulta da molto tempo una triste realtà non dovuta unicamente agli attuali amministratori locali. A fronte di quanto sopra, sono convinto che fare Politica significhi parlare dell’assoluta necessità di dotare Alghero di un Puc, di un’adeguata gestione del demanio marittimo a scopo turistico ricreativo e promuovere la valorizzazione del comparto agroalimentare. Il Comune, infatti, deve essere concepito come un sistema economico complesso.
Il nostro territorio merita inoltre una tutela ambientale non unicamente gestita tramite vincoli, ma con un serio bilanciamento tra salvaguardia paesaggistica e attività produttive. Ritengo che allo stato attuale un punto fondamentale sia promuovere la sinergia tra il settore turistico e agricolo. Le eccellenze locali nell’ambito della produzione olearia ed enologica, ovvero tutte le altre colture di alta qualità che il territorio di Alghero offre, devono rappresentare una parte importante dell’offerta turistica. Offerta che non risulta ripetibile in altre località con i medesimi caratteri. In merito a questo, mentre una parte dell’imprenditoria locale dimostrava tutta la sua abilità investendo in questo ambito, la politica è rimasta inerte o comunque non abbastanza attenta a tale aspetto.
La città di Alghero può diventare una vetrina dell’educazione alimentare, nonché un modello innovativo nel settore dei servizi al turismo, da parte di attività non tradizionalmente concepite in quest’ottica. Nel nostro territorio non mancano le risorse umane, rappresentate da imprenditori capaci, professionisti seri e giovani laureati che per l’inefficienza delle politiche locali sono costretti a portare la propria dinamicità in altri lidi. Alghero ha bisogno di idee e persone nuove, che rappresentino la linfa vitale di un territorio che da troppo tempo vive una decrescita infelice. Oltre ai predetti aspetti necessità un massimo investimento politico sulla cultura, compresa quella sportiva che rappresenta un aspetto consolidato nella storia algherese, promuovendo eventi specifici che favoriscano una sana vivacità sociale.
Giovanni Baldassarre Spano – Alghero
(sardegna.admaioramedia.it)