Serve una convocazione immediata del Consiglio regionale per discutere della vicenda Alcoa, dopo che la multinazionale ha annunciato lo smantellamento dello stabilimento di Portovesme: è la richiesta fatta, con una mozione urgente, dal capogruppo dell’Udc, Gianluigi Rubiu, preoccupato per gli effetti negativi sul territorio e per il futuro degli 800 lavoratori. ”L’annuncio pone fine alle prese in giro del Governo – ha sottolineato il consigliere sulcitano – Una commedia durata quattro anni, con illusioni e promesse ai dipendenti, senza una mossa per invertire la tendenza e garantire un futuro per il territorio. In questa partita la Regione è stata incapace di dare una prospettiva ai lavoratori, con il tracollo definitivo della filiera dell’alluminio che rischia di trascinare nel baratro il tessuto industriale del Sulcis Iglesiente già messo sotto scacco con la chiusura di altre importanti attività produttive. In questi quattro anni di vertenza si sono susseguiti solo annunci e promesse, con Governo e Regione incapaci di trovare una soluzione”.
“Fingere che le vertenze industriali non esistano non è una soluzione – ha commentato Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale – Un fatto che avviene dopo due anni e mezzo di assenza della Giunta regionale su tutti i fronti industriali: dall’alluminio, alla chimica, al progetto per la chimica verde. E’ la stessa inconsistenza dimostrata nelle altre partite fondamentali per il futuro dell’isola: dalla vertenza entrate alle servitù militari, da Ryanair a Tirrenia, dalla scuola ai poli culturali. Spacciano come risultati impegni scritti solo sulle slide, come avvenuto anche durante la baldoria simulata a Sassari con Renzi, applaudito perché elargisce alla Sardegna soldi che erano già dell’isola, mentre nel frattempo continua a scippare ben 700 milioni di euro, per citare lo scippo più recente. Hanno trascorso tra anni a retrodatare i problemi e postdatare le soluzioni. Pigliaru si desti dal suo torpore o rifletta seriamente sull’opportunità di continuare il suo mandato”.
Sulle sorti dello stabilimento di Portovesme prende posizione anche il sindacato Ugl: “Un colpo di grazia al Sulcis – ha detto il vice segretario regionale, Piergiorgio Piu – Una decisione che aleggiava come un fantasma che si è improvvisamente materializzata,con l’assurda assenza di Regione e Governo. Non accetteremo che si smonti un solo bullone dallo stabilimento prima che ci siano garanzie certe sulla riconversione dell’impianto, delle bonifiche e delle alternative sicure per i lavoratori. Inaccettabile che l’Azienda comunichi unilateralmente la dismissione dello smelter senza comunicarlo al Governo. Sono stati persi 4 anni in chiacchiere e false promesse, prese in giro ai lavoratori, ad un intero territorio, il più povero d’Italia e all’intera Sardegna. La Regione ha l’obbligo di alzare la voce e battere i pugni sul tavolo del Governo e pretendere iniziative produttive alternative immediate e concrete. Basta con gli inchini a Renzi e l’atteggiamento credulone della farsa della firma del Patto per la Sardegna, quando quelli erano soldi vecchi che già ci spettavano”. (red)
(admaioramedia.it)
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Michela Cani
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