“Subito una norma, da negoziare con Bruxelles, per una soluzione di lungo periodo al nodo energia, che consenta di aprire la via a potenziali acquirenti dell’Alcoa”. E’ la proposta dei consiglieri regionali di Forza Italia, Ugo Cappellacci, Alessandra Zedda, Pietro Pittalis, Ignazio Locci e Stefano Tunis, che questa mattina mattina, davanti al Consiglio regionale, hanno incontrato i lavoratori Alcoa durante il loro presidio.
“Nelle more delle decisioni europee – hanno proposto gli esponenti azzurri – il Governo spinga per un accordo bilaterale con l’Enel, che funga da 'ponte' e consenta di proseguire il percorso. Come forza di opposizione siamo pronti a fare la nostra parte, ma chiediamo alla Giunta regionale di coinvolgere anche la minoranza al tavolo di confronto, per dare più forza ad una vertenza che non appartiene ad una sola parte politica, ma interessa tutta la Sardegna. Dopo due anni di chiacchiere inutili, non abbiamo paura di chiedere il contributo dell’opposizione. Siamo pronti a dare forza alla causa sia a Cagliari che a Roma, ma la Giunta Pigliaru batta un colpo”.
"Il Sulcis-Iglesiente non può rassegnarsi senza battere ciglio alla rinuncia del Governo di avere una politica industriale degna dell’Italia – ha aggiunto Locci, consigliere regionale sulcitano – Né può accettare che il centrosinistra alla guida della Regione, ridotto ormai a zerbino, mantenga un atteggiamento passivo nei confronti dello Stato. L’atto di forza degli operai ex Alcoa di quest’oggi è la naturale conseguenza del percorso compiuto fin qui da Governo e Giunta regionale. Le tute blu di Portovesme hanno diritto ad avere risposte concrete sul loro futuro lavorativo e, soprattutto, garanzie sui costi dell’energia. I due anni di super-interrompibilità concessi dalla Commissione europea sono un’offesa nei confronti di chi ha creduto alle promesse del presidente Pigliaru, alla guida della Sardegna ormai da due anni. Due anni di bugie, finte rassicurazioni e persino degli inviti, rivolti agli operai, a creare un clima di ottimismo. E intanto, l’atteggiamento remissivo del nostro Governatore ha lasciato tutti con un pugno di mosche in mano. Ormai è chiaro che il Governo di Matteo Renzi ha rinunciato alla filiera dell’alluminio, ma non possiamo e non dobbiamo accettare che la Regione ne prenda atto senza muovere un dito. Pigliaru&company si assumano le proprie responsabilità, alzino la testa con Governo ed Europa e lottino per ridare una speranza all’industria del Sulcis". (red)
(admaioramedia.it)
5 Comments
Marco Selis
e dov’erano i signori della Giunta????
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