AJACCIO, Venerdì si insedia la Consulta Sardo-Corsa, ponte istituzionale tra le due isole

06 Luglio 2016

Venerdi 8, ad Ajaccio, si insedierà la Consulta Sardo-Corsa, approvata dall’Assemblea sarda lo scorso 28 aprile. Nel giorno in cui i sardi hanno celebrato “Sa Die de sa Sardigna”, giornata che ricorda la ribellione del nostro popolo contro i piemontesi con la sollevazione popolare del 1974, Sardegna e Corsica hanno dato avviato la costruzione di un ‘ponte’ istituzionale tra le due isole, con lo scopo di creare un’euroregione politica insulare nel Mediterraneo che veda anche un riconoscimento a Bruxelles. Alla base di questa unione italo-francese ci sono le comuni difficoltà geografiche di Corsica e Sardegna e la necessità di trovare finalmente delle risposte, attraverso un’alleanza di intenti, all’interno dell’Europa.

Al termine di questa settimana, “verrà data concretezza a quel percorso comune che vede le nostre isole unite in Europa, come una vera e propria macro-regione – spiega Gianfranco Ganau, presidente del Consiglio regionale della Sardegna – un cammino che ha necessità del pieno coinvolgimento dei cittadini e delle istituzioni sociali, economiche e culturali”. Oltre al presidente Ganau, parteciperanno in qualità di componenti della Consulta, nella riunione di questo venerdì, anche tutti i capigruppo (o loro delegati) dell’Assemblea sarda. Nell’ordine del giorno della prima riunione del nuovo organismo sono in programma l’approvazione del regolamento interno, la valutazione delle principali azioni per la tutela e la valorizzazione del patrimonio linguistico e culturale, ed anche gli interventi dei rettori delle università di Sardegna e Corsica, per la realizzazione di comuni percorsi educativi.

“E’ un’occasione storica che suggella il patto tra la Sardegna e la Corsica dello scorso aprile. Sarà l’occasione per aprire un percorso in grado di affrontare le tematiche dell’insularità, del turismo, della cultura, della lingua e della difficoltà dei trasporti”, commenta il capogruppo dell’Udc, Gianluigi Rubiu, che individua come punto di forza di questa alleanza la capacità di affrontare le tematiche comuni alle due regioni con più vigore, così da poter ottenere maggiori risposte all’interno della realtà europea.