Agea addio: nasce l’organismo pagatore regionale (opr) in agricoltura. La Giunta regionale ha approvato, dopo la trasmissione del report valutativo da parte di Argea (Agenzia regionale per la gestione e l’erogazione degli aiuti in agricoltura) e la modifica del suo statuto, il progetto, delegando all’Agenzia di inoltrare l’istanza per il riconoscimento al Ministero delle Politiche agricole ed al dipartimento delle Politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale.
“Una svolta storica sul panorama della gestione finanziaria degli aiuti in agricoltura in Sardegna – ha detto il presidente Pigliaru, assessore dell’Agricoltura ad interim, dopo le dimissioni di Elisabetta Falchi – che impone responsabilità nuove e sfide importanti sul governo delle risorse per il futuro del nostro agroalimentare. L’Organismo pagatore regionale in agricoltura è un altro impegno che abbiamo rispettato con i sardi e in particolare con pastori e agricoltori. Passo dopo passo il lavoro intrapreso in questi anni inizia a dare i risultati attesi. Le riforme importanti vanno costruite con i tempi giusti, con il coinvolgimento dei diversi portatori di interesse e con la messa a sistema delle idee e delle esperienze migliori”.
Il nuovo statuto di Argea sarà trasmesso alla Quinta Commissione del Consiglio regionale, competente in materia, per il previsto parere. Intanto, l’Agenzia è stata autorizzata alla predisposizione della nuova struttura organizzativa e della nuova dotazione organica, che potrà essere adeguata con tutte le figure professionali necessarie per il riconoscimento e funzionamento dell’Organismo pagatore regionale, non ancora presenti.
“Gli agricoltori e gli allevatori della Sardegna hanno bisogno di risorse finanziarie certe, erogate in tempi accettabili, e non dell’ennesimo ente regionale inutile e costoso”, ha commentato il deputato del Movimento 5 Stelle, Andrea Vallascas. “Sarebbe meglio risolvere e superare le difficoltà nei rapporti con Agea, chiarendo innanzitutto le questioni legate all’istruttoria delle pratiche che, per l’Agenzia nazionale, presenterebbero spesso lacune tecniche, considerato tra i motivi principali dell’allungamento dei tempi di pagamento. Il rischio è che il nuovo organismo possa assorbire ingenti risorse per il suo funzionamento, dall’assunzione di nuovo personale alla formazione delle professionalità necessarie alle nuove competenze. Risorse che, soprattutto in questa fase, potrebbero essere impegnate per dare veramente ristoro a un settore messo in ginocchio proprio dall’inadeguatezza delle politiche regionali. Inadeguatezza che si sta manifestando in tutta la sua gravità in questi mesi di profonda crisi del settore”. (red)
(admaioramedia.it)