“Occorre evitare in tutti i modi che il batterio della Xylella si estenda anche in Sardegna e danneggi il patrimonio olivicolo isolano.” E’ il monito di Gianluigi Rubiu, capogruppo regionale di Area popolare, che, prendendo spunto dalle devastazioni registrate in Puglia e Corsica, ha presentato una mozione in Consiglio regionale per richiamare la Giunta Pigliaru a vigilare con interventi di prevenzione contro questa malattia che provoca il disseccamento delle piante, con inevitabile sradicamento degli olivi.
“La nostra Isola vanta aziende impegnate nel settore, che già affrontano un periodo di difficoltà economica ed ora corrono il rischio che questo virus le distrugga, con la perdita irreversibile di un comparto tra i più redditizi dell’agroalimentare sardo – ha sottolineato Rubiu – Il pericolo è la desertificazione delle campagne isolane, con la perdita di centinaia di posti di lavoro del settore olivicolo e la chiusura dei frantoi. Aarebbe un ulteriore colpo mortale alla nostra economia, con l’agricoltura già in forte sofferenza. E’ necessario non abbassare la guardia e non sottovalutare il rischio, per evitare quanto accaduto con il morbo della lingua blu e con il punteruolo rosso, con l’abbattimento di centinaia di palme, un disastro causato dalla mancata prevenzione”.
Sullo stesso tema è intervienuto anche Raimondo Perra, consigliere regionale del Psi: “Non possiamo permetterci di prendere sottogamba il batterio della Xylella. Migliaia di ulivi presenti in Sardegna rischiano di essere contagiati da una fitopatologia che ha già raggiunto un'estensione preoccupante nel Salento. La Giunta regionale e l'assessorato regionale all'Agricoltura devono fare di tutto per impedire che una sola pianta sia infettata. Occorrono procedure urgenti e straordinarie”.
“Non vorrei che ripetessimo l'errore commesso di fronte all'incedere del punteruolo rosso – ha aggiunto Perra – Fui il primo a denunciare il problema nel Consiglio comunale di Cagliari, parole che allora non spinsero le istituzioni competenti a potenziare la tutelare sulle palme. Prevenzione e profilassi devono diventare una priorità nella politica agricola regionale. Temporeggiare causerebbe danni per milioni di euro, perché le linee guida per combattere la malattia impongono la distruzione degli uliveti infetti”. (red)
(admaioramedia.it)