Dieci punti per trovare la quadra per il settore agroalimentare in Sardegna, Siclia e Puglia. Il Decreto Emergenze vuole mettere fine alla crisi del latte in Sardegna, degli agrumi e del latte in Sicilia e dell’olio d’oliva in Puglia.
Lo aveva anticipato il ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, e ora lo conferma l’agenzia di stampa “Agricolae”: la pubblicazione definitiva dipende dagli ultimi aggiustamenti per migliorarlo il più possibile attraverso un confronto continuo con gli operatori del settore. Da quanto apprende l’Agenzia, gli articoli relativi alle gelate in Puglia sono ormai sistemati e condivisi anche dai diretti interessati, mentre quelli relativi alla crisi del latte ovicaprino potrebbero essere ancora in itinere e soggetti a modifiche. Il 7 marzo è previsto il tavolo definitivo per trovare la quadra sul prezzo. Sono previsti 10 milioni di euro a sostegno del comparto ovino, 5 per il comparto ovino-caprino, 5 per il settore olivicolo-oleario e 5 per quello agrumicolo. Due milioni per le campagne promozionali, 14 per incremento del fondo indigenti e 20 per il fondo di solidarietà. Previsti infine controlli e sanzioni per le aziende di prodotti lattiero caseari.
Nella bozza di testo del ‘Decreto Emergenze’ (datata 25 febbraio) si legge: “Ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di emanare disposizioni per fronteggiare la grave crisi che ha colpito i settori olivicolo-oleario, agrumicolo e lattiero caseario del comparto del latte ovi-caprino, di sviluppare un piano di interventi per il recupero della capacità produttiva e sostenere concretamente le imprese agricole, in crisi anche per il perdurare degli effetti dei danni causati dagli eventi atmosferici avversi di carattere eccezionale verificatesi nel corso dell’anno 2018 e delle infezioni di organismi nocivi ai vegetali”. Al fine di superare l’emergenza del mercato del latte ovino e dei prodotti lattiero-caseari da esso derivati, è istituito nello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari un fondo volto a favorire la qualità e la competitività del latte ovino, anche attraverso il sostegno ai contratti e agli accordi di filiera, a misure temporanee di riduzione e regolazione della produzione, compreso lo stoccaggio privato dei formaggi ovini a Dop, alla ricerca, al trasferimento tecnologico e agli interventi infrastrutturali, con una dotazione iniziale pari a 10 milioni di euro per l’anno 2019. Al fine di contribuire alla ristrutturazione dei settore lattiero caseario del comparto del latte ovicaprino, considerate le particolari criticità produttive e la necessità di recupero e rilancio della produttività e della competitività, è riconosciuto, nel limite di spesa di 5 milioni di euro per l’anno 2019, un contributo destinato alla copertura, totale o parziale, dei costi per gli interessi dovuti per gli anni 2019 e 2020 su mutui bancari contratti dalle imprese alla data del 31 dicembre 2018.
Allo scopo di consentire un accurato monitoraggio delle produzioni lattiero casearie realizzate sul territorio nazionale, i primi acquirenti di latte crudo sono tenuti a registrare mensilmente, nella banca dati del Sistema informativo agricolo nazionale (Sian), i quantitativi di latte ovino, caprino e il relativo tenore di materia grassa, consegnati loro dai singoli allevatori. Gli acquirenti registrano mensilmente, nella banca dati del Sian, i quantitativi di latte bovino, ovino e caprino e il relativo tenore di materia grassa, consegnati dai produttori nazionali, nonché di latte e prodotti lattiero caseari introdotti nei propri stabilimenti provenienti da altri Paesi dell’Unione europea o da Paesi terzi. Le aziende che producono prodotti lattiero caseari contenenti latte bovino, ovino o caprino registrano mensilmente, per ogni unità produttiva, nella banca dati del Sian, i quantitativi di ciascun prodotto fabbricato, i quantitativi di ciascun prodotto ceduto e le relative giacenze di magazzino. Chiunque non adempie agli obblighi è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5.000 a euro 20.000. Nel caso in cui le violazioni di cui al presente articolo riguardino quantitativi di latte bovino e ovicaprino non registrati superiori a 500 ettolitri, si applica la sanzione accessoria della chiusura dello stabilimento da 7 a 30 giorni.
Al fine di favorire la distribuzione gratuita di alimenti ad alto valore nutrizionale, la dotazione del Fondo indigenti, è incrementata, per l’anno 2019, di ulteriori 14 milioni di euro, per l’acquisto di formaggi Dop fabbricati esclusivamente con latte di pecora, con stagionatura minima di 5 mesi, contenuto in proteine non inferiore al 26% e contenuto in acqua non superiore al 26%. E’ previsto anche di realizzare campagne promozionali e di comunicazione istituzionale per incentivare il consumo di olio extra vergine di oliva, di agrumi e del latte ovicaprino e dei prodotti da esso derivati, cui è destinata la somma di 2 milioni di euro per l’anno 2019. (red)
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