Durante le feste natalizie sono state individuate in commercio alcune bottiglie di “Cannonau di Sardegna DOC”, prodotte però dalla Cantina di Cazzano di Tramigna in Veneto, addirittura con l'etichetta che riportava l'immagine della Sicilia: “Non si può parlare di una vera e propria truffa o di frode – ha detto Ignazio Cirronis, presidente regionale di Copagri Sardegna – Infatti, seppure il disciplinare di produzione del Cannonau di Sardegna DOC prevede che le uve siano prodotte in Sardegna e solamente nella nostra Isola e che, con la modifica del disciplinare approvata nel 2011, si è stabilito che anche l’imbottigliamento del Cannonau debba avvenire all’interno della Sardegna, è ancora in vigore un decreto legislativo (n. 61 dell'8 aprile 20109 che, a determinate condizioni, consente una deroga di 5 anni per imbottigliare anche fuori della Sardegna il cannonau prodotto nell’isola.”
Inoltre, ha aggiunto Pietro Tandeddu, coordinatore regionale di Copagri, “nel 2007, su proposta dell’allora assessore dell'Agricoltura, Francesco Foddis, il ministro delle Politiche agricole, Paolo De Castro, emanò uno specifico decreto dove è previsto l’utilizzo del vitigno cannonau e sinonimo cannonao sia riservato all’esclusiva designazione e presentazione dei vini DOC e DOCG della Regione Sardegna".
Perciò, Copagri Sardegna ha chiesto alla direzione regionale dell’Ispettorato centrale della Tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari di effettuare gli opportuni accertamenti per verificare se le produzioni di cannonau in commercio rispettino le norme. Comunque, Copagri ribadisce “la sua contrarietà ad una deroga che crea confusione tra i consumatori, chiedendone la cancellazione immediata” . (red)
(admaioramedia.it)