Non è piaciuta alla Coldidetti la risposta dell'Assessorato sul problema del gasolio a prezzo ridotto per gli agricoltori: "Come per i culurgiones o il refresh, anche per il gasolio l’assessore dell'agricoltura, Elisabetta Falchi, minimizza e scarica le colpe sugli altri. Un gioco allo scarica barile, anche in questo caso, pagato a caro prezzo dagli agricoltori e dagli allevatori."
L'Assessorato aveva anche minimizzato il problema (“riguarda meno del 10% delle aziende”), rigettando le colpe su Agea, rea di aver modificato i codici d’uso del suolo senza preavviso.
“L’Assessore si dimostra ancora una volta brava nel dribblare i problemi, meno nel dare le risposte a chi si ritrova a pagare il gasolio a prezzo pieno per le sue negligenze – ha detto il presidente di Coldiretti, Battista Cualbu – Circa il 30% dei nostri soci ha il libretto Uma bloccato, perché nel mese di marzo l’Agea ha cambiato i codici e dall’assessorato non sono riusciti ad adeguare il proprio sistema informatico, il Siar, che impedisce lo scarico dei libretti Uma. Se non ci danno risposte in tempi rapidissimi e mancherà buon senso ed azioni concrete per i nostri soci, siamo pronti alla mobilitazione”.
L'assessore Falchi non ha gradito ed ha prontamente ribattuto: "Rispedisco con fermezza e stupore al mittente le accuse di negligenza e di scarica barile da parte mia o dell’Assessorato che rappresento. In questi mesi abbiamo lavorato per risolvere i problemi delle aziende tenendo costantemente informate le associazioni di categoria agricole che sanno bene la natura delle difficoltà che stiamo affrontando sull’assegnazione del carburante agevolato, con i codici in continuo cambiamento.La modifica dei codici dell’uso del suolo non è avvenuta in un’unica soluzione, cioè a marzo come riportato dalla Coldiretti. Anzi, è tuttora in atto: anche nei giorni scorsi sono pervenute modifiche di alcuni codici colturali, che l’assessorato ha provveduto a comunicare alla società incaricata dell’aggiornamento del Sistema informativo agricolo regionale", che, però, ha presentato difficoltà di gestione, tanto che l'Assessore stesso riconosce che "ormai è da considerare obsoleto rispetto alle attuali esigenze e conferma la necessità di disporre di una nuova piattaforma informatica." (red)
(admaioramedia.it)