L’agricoltura sarda è in forte sofferenza e la recente partecipata manifestazione della Coldiretti contro la Giunta Pigliaru lo ha ulteriormente confermato. Intanto, nei palazzi di Bruxelles, i burocrati della Commissione europea puntano a portare all’approvazione, con urgenza, del Parlamento europeo un regolamento che introduce misure commerciali a sostegno dell’Ucraina con l’introduzione di tonnellate di prodotti agricoli dall’est in territorio europeo, senza alcuna valutazione di impatto: prodotti e beni che sono anche le tradizionali produzioni della Sardegna e del Sud d’Italia.
“L’Europa si dimentica della nostra agricoltura concentrando azioni e politiche a favore dei paesi dell’est, senza alcuna misura di sostegno per le eccellenze produttive locali”, è la denuncia dell’eurodeputato del Ppe, Salvatore Cicu, che ha ricordaro le battaglie sull’olio tunisino e sulle arance del Sud Africa.
“Non si può offrire aiuto ai Paesi terzi usando come merce di scambio i prodotti agricoli delle nostre regioni – ha dichiarato l’Europarlamentare, che ha presentato alcuni emendamenti in Commissione – chiedendo il sacrifico solo di una parte di Europa, quella del sud e delle nostre isole. Oltre a creare un grave danno al comparto agricolo locale, peraltro già messo a dura prova da precedenti vuoti politici, continua a generare quel clima di anti-europeismo già molto diffuso tra l’opinione pubblica. Inoltre, l’ormai diffusa pratica di procedere con l’introduzione di misure commerciali autonome senza una previa valutazione di impatto sul territorio dell’Unione è una prassi a cui si deve mettere fine immediatamente. Il Parlamento europeo, nelle sue vesti di co-legislatore, non può e non deve rendersi complice di tali operazioni senza nemmeno conoscere gli effetti che queste politiche generano sul mercato interno, sui nostri agricoltori e sulle nostre campagne”. (red)
(admaioramedia.it)