Biglietti in numero limitato all’ingresso e code, ritardi nelle pratiche, inefficienza per pratiche banali come il rinnovo delle autorizzazioni ad usare l’acqua per l’irrigazione. Così Michele Cossa, consigliere regionale dei Riformatori, descrive la condizione in cui versa il Consorzio di Bonifica della Sardegna meridionale, che “dovrebbe fornire un servizio agli agricoltori, invece è diventato l’emblema del disservizio”.
“Dove ci sarebbe bisogno di accompagnare il cittadino nel labirinto della burocrazia si creano le condizioni per ostacolarlo, facendogli perdere tempo, pazienza e risorse – ha spiegato Cossa, che ha raccolto le proteste di molti agricoltori – Non erogare un servizio di qualità che risponda alle esigenze degli agricoltori equivale ad arrecare un grave danno a uno dei comparti più importanti della nostra economia, flagellato non solo dal maltempo ma anche dalla disorganizzazione della burocrazia. Non si può parlare di rilancio dell’economia agricola senza tener conto di problemi pratici come l’impossibilità di chiudere una pratica a causa dell’inefficienza di un Consorzio di bonifica. I soggetti pubblici che dovrebbero servire a sostenere gli imprenditori agricoli e favorirne lo sviluppo spesso sono gli stessi che mettono le aziende in ginocchio”. (red)
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