Dopo le numerose segnalazioni da parte delle associazioni di categoria sui ritardi dei pagamenti diretti della Pac (Politica agricola comune) e di quelli riguardanti le misure avviate del Programma di sviluppo rurale 2014-20, già licenziate ed inviate a Roma diversi mesi fa dagli uffici dell’Agenzia regionale Argea, è intervenuta anche l’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi: “È passata una settimana da quando Agea ci aveva assicurato che i pagamenti comunitari sarebbero partiti lunedì 1 febbraio. In questi giorni si sono susseguiti continui rinvii che stentiamo a capire e che sono diventati inaccettabili. Tutta Italia è appesa all’approvazione di questo decreto che prevede i pagamenti di migliaia di domande per un centinaio di milioni di euro. Un decreto che doveva essere firmato già da tempo, ma che a causa di un numero irrisorio di pratiche non in regola è ancora bloccato”. L’assessore Falchi ha confermato la pressione su Ministero e Agea per sbloccare i pagamenti: “Se l’organismo pagatore nazionale non è capace di gestire la situazione, vorrà dire che faremo da soli. Riprenderemo in mano i fascicoli aperti nei mesi scorsi per velocizzare i lavori di istituzione dell’organismo pagatore regionale. Si tratta di un lavoro lungo e difficile, che richiede risorse economiche e professionali importanti ma che dobbiamo far ripartire a marce forzate”.
“Solite parole buttate al vento” per il capogruppo dei Riformatori in Consiglio regionale, Attilio Dedoni. “Non sembra che la pioggia di comunicati stampa con cui l’Assessore sta cercando di affrontare i ritardi dell’agenzia nazionale Agea nello sbloccare i pagamenti dei premi dovuti agli agricoltori sardi abbia prodotto finora grandi risultati. Un comparto fondamentale dell’economia sarda rischia di venire travolto dai debiti. Con i termini per i pagamenti scaduti ormai da una quarantina di giorni e l’Assessore che da una settimana promette azioni risolutive, ancora non si vedono risultati. Si è svegliata in ritardo e solo dopo che le associazioni di categoria hanno cominciato a minacciare manifestazioni di piazza. Alle rassicurazioni diffuse a cadenza quotidiana nell’Isola, però, non si accompagnano fatti concreti, soprattutto in quel di Roma. L’agricoltura sarda resta abbandonata a se stessa, non da oggi ma dall’inizio della legislatura: al di là delle dichiarazioni di intenti, la giunta Pigliaru non sembra avere alcuna idea per il settore primario”. (red)
(admaioramedia.it)
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