Lo scorso 27 luglio 2016, avevo scritto al Commissario straordinario della Asl 7 di Carbonia e al Sindaco di Iglesias per portare alla loro attenzione, nell’ottica del perseguimento di obiettivi comuni e di collaborazione istituzionale, le segnalazioni che avevo ricevuto sulla consuetudine ad Iglesias di trasportare un deceduto dall’ospedale Cto al Santa Barbara, con la motivazione che il primo presidio ospedaliero non fosse dotato di camera mortuaria e che sia consuetudine da tempo immemore agire in tal senso.
Sono sgomento perché nel III° millennio sotto diversi profili etici e deontologici, di igiene pubblica, medico legali, amministrativi tale consuetudine non può che essere considerata pratica inappropriata. Sono sgomento perché nel processo di riordino della rete ospedaliera, nello specifico della Asl 7 e del suo territorio, gli uffici e gli ispettori sia della Asl che del Comune di Iglesias non abbiano rilevato tale carenza e non prevista la presenza di tale importante servizio.
Avevo chiesto se la consuetudine e procedura del trasporto della salma avvenisse nel rispetto del regolamento di Polizia mortuaria e del regolamento di Polizia mortuaria del Comune di Iglesias del 2014. ma non ho ricevuto alcuna risposta. Allora, ho reiterato la lettera il 12 settembre 2016 ed il 7 febbraio 2017, inviandola anche al direttore generalee al direttore sanitario dell’Ats, Fulvio Moirano e Francesco Enrichens, ed all’Assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, Sono ancora in attesa di risposta da almeno una delle Istituzioni.
Graziano Lebiu – Presidente Ipasvi Carbonia Iglesias
(admaioramedia.it)