“Le Amministrazioni locali non avranno alcun problema a mantenere una gestione autonoma della risorsa idrica e la Regione li accompagnerà in questa esperienza, peraltro prevista dalla legge”. Lo ha detto l’assessore dei Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda, dopo il primo incontro tra Regione, Anci ed una delegazione dei sindaci dei Comuni attualmente non inseriti nell’Ambito regionale e non aderenti al gestore unico Abbanoa. I Comuni interessati sono undici comuni montani che hanno meno di 1.000 abitanti: Bultei, Anela, Burgos, Esporlatu, Modolo, Bessude, Bottida, Cheremule, Gadoni, Olzai e Siligo.
“Per altri nove centri, che sono fuori da Abbanoa, ma che vengono riforniti dal Gestore – ha precisato Maninchedda – pensiamo a una soluzione diversa, sempre con la stessa Abbanoa, che valorizzi le loro competenze”.
Su modi e strategie da adottare ci saranno altri incontri operativi nei prossimi giorni. All'attenzione della Regione e degli amministratori resta il caso dei dodici comuni che da sempre gestiscono la risorsa idrica autonomamente, sia in termini di risorse che di impianti e reti.
“Obiettivo del tavolo è trovare soluzioni condivise e fattibili”, ha concluso l’Assessore, ponendo l’accento sulla collaborazione proficua avviata con l’Anci e con gli stessi sindaci dei Comuni interessati. (red)
(admaioramedia.it)