Le rassicurazioni arrivate ieri dal ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina (“Abbiamo lavorato e lavoreremo per chiarire in maniera definitiva e incontrovertibile che dal punto di vista dei diritti di pesca non cambia alcunché per l’Italia”), non hanno convinto granchè. Perciò, il trattato firmato lo scorso 21 marzo a Caen, in Normandia, dal Governo Renzi con la Francia per ridisegnare i confini marittimi, che ha ceduto porzioni di acque territoriali a Nord della Sardegna in cambio di alcune miglia di mare nei pressi delle isole d’Elba e di Capraia, è ancora nel mirino della politica sarda.
“Una incomprensibile regalia agli interessi marittimi e produttivi francesi ed anche un grave atto dal sapore coloniale nei confronti dell’Isola da parte del Governo italiano, specialmente se dovesse confermarsi che non sia stata fatta alcuna comunicazione alle istituzioni ed ai soggetti interessati, in particolare al Presidente della Regione Sardegna – ha commentato il Segretario nazionale del Psd’Az, Christian Solinas, che ha anche presentato un’interpellanza al presidente Pigliaru per sapere se fosse a conoscenza dell’Accordo bilaterale tra Italia e Francia – Incide pesantemente sugli interessi della Regione ed in particolare sulle marinerie sarde che storicamente svolgono l’attività di pesca nell’areale in questione. Prevedibile ed incomparabile il danno per l’intero comparto della pesca e per la stessa economia della Sardegna”.
Dopo l’appello del presidente nazionale di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, a tutti i parlamentari a “non ratificare questa ennesima infamia contro l’Italia”, anche i deputati di Forza Italia hanno fatto sapere la loro decisa contrarietà: “Ci opporremo in ogni sede contro ogni ipotesi di ratifica di patti disonorevoli con la Francia – hanno dichiarato, insieme al coordinatore regionale, Ugo Cappellacci, Emilio Floris, Settimo Nizzi e Paolo Vella – Ancora una volta ci troviamo davanti allo stato di soggezione ai partner europei che caratterizza il terzo governo di eletti da nessuno, oggi alla guida del Paese. Rileviamo che l’unica attenzione che si riserva alla Sardegna e al suo mare è quella di chi guarda con occhio predatorio, con provvedimenti che ledono non solo gli interessi dell’isola ma anche la dignità nazionale. Quell’accordo è già carta straccia e sarà cestinato da un popolo che non rinuncia alla propria sovranità nazionale, con buona pace di chi oggi vorrebbe farne merce da outlet”. (red)
(admaioramedia.it)
20 Comments
Antonio Caro
questo Governo sta’ vendendo anche l’Italia….possibile che Magistrati e Generali delle Forze Armate e di Polizia…se ne’ stanno buoni…senza reagire ?…..siamo alla follia pura…ciao
Andrea Massai
Lo avevano già fatto anche con il trattato di Osimo
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