Già dal 2013, ho presentato in Consiglio comunale una mozione per chiedere l'annullamento del concorso di idee e l'avvio delle procedure per la demolizione dello stadio e la costruzione di uno nuovo. Già da allora, con alcuni colleghi, avevamo intuito che quella doveva essere la strada da seguire: l'affidamento in concessione del nuovo stadio tramite finanza di progetto (project financing). Sono assolutamente convinto della bontà della strada, tardivamente, avviata.
Siamo davanti ad un bivio: da una parte, la proposta della Cagliari Calcio (sicuramente migliorabile), dall'altra, il niente. Quello che alcuni consiglieri comunali contrari sottovalutano è il perdurare della situazione attuale: stadio decadente, valore patrimoniale ormai prossimo allo zero, oneri di manutenzione straordinaria, in capo al Comune, sempre crescenti. Il calcolo economico della convenienza per la Pubblica Amministrazione va fatto così: valutare non solo i sogni, ma la realtà. Quindi, approvo un investimento di 65 milioni di euro in città, che porterà lavoro, immagine, sviluppo, attenzione dei media sulla città. Investimento che garantisce un nuovo stadio per Cagliari, 1.000 metri quadrati gratuiti per 50 anni: 10 euro a metro quadro per 12 mesi fa un beneficio di 120.000 euro all'anno e di 6 milioni di euro in 50 anni. Da non sottovalutare l'importanza di avere la certezza che per 50 anni il Comune non dovrà pagare alcun onere manutentivo. Sulla base di queste valutazioni, credendo che si tratti di un'iniziativa che genererà sviluppo economico e crescita per la città, ritengo che si possa dichiarare l'interesse pubblico della proposta e che quindi la proposta vada accolta.
I calcoli del consigliere Dore sono il classico comportamento di chi tende a non voler prendere decisioni, pensando di poter tirare sempre la corda, per poi accorgersi che la corda si è spezzata ed i buoi sono scappati, da tempo. Cagliari non è Torino. Cagliari non è neanche nel Nord Est dell'Italia. Confrontiamo il Pil di Udine e il Pil di Torino. Senza entrare nella vecchia querelle, non vorrei che finisse come il Betile: ognuno a mettere paletti ed i soldi, che c'erano (se non ricordo male, circa 22 milioni di euro per Cagliari), sono stati dirottati altrove. Certo nel progetto presentato manca un calcolo di convenienza economica per l'Amministrazione. E questo il Comune lo avrebbe potuto pretendere. Cosi come avrebbe potuto chiedere soldi, anzichè locali a disposizione gratis. Ma l'alternativa è uno stadio che cade a pezzi.
Renato Serra – Consigliere comunale
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