Dopo che il deputato di Unidos Mauro Pili aveva deciso di ricorrere al Tar e di avviare nel contempo un’azione collettiva per impugnare i conguagli, anche l’avvocato Gianfranco Sollai, appartenente alla galassia degli indipendentisti, ha presentato un esposto nei confronti del gestore idrico Abbanoa, chiedendo “che sia accertata l’illegittimità delle somme richieste a titolo di conguaglio e la condotta delittuosa posta in essere dalla società”. L’esposto, presentato alla Procura di Nuoro perché il gestore idrico ha sede legale nel capoluogo barbaricino, ha come obiettivo quello di procedere nei confronti dell’amministratore della società, Alessandro Ramazzotti, per estorsione. “Infatti – scrive il legale nell’esposto – Abbanoa ha inviato delle fatture di pagamento agli utenti di somme di denaro a titolo di conguaglio relative al periodo che va dal 2005 al 2011. Detta richiesta appare illegittima e non giustificata”. Sollai, infine, ha voluto precisare che l’esposto è stato presentato “per tutelare i cittadini che vorrebbero ricorrere, ma che sono spaventati da una causa penale”.
Sulla vicenda è intervenuto direttamente l’ad Ramazzotti, sul suo account Twitter: “Una campagna di odio e disinformazione fatta da volgari mestatori contro Abbanoa, la più grande e importante impresa sarda. Non passerà!”. E poi ancora: “In tribunale ci portano gli altri (è uno sport regionale), ma spesso il Tribunale ci da ragione”. Era stato lo stesso Ramazzotti, nei giorni scorsi, a ribadire il fatto che tutti i conguagli andassero pagati anche perché, grazie all’intervento della Regione, la Sardegna era stata l’unica ad ottenere esclusivamente il rinvio del pagamento. Era intervenuto anche l’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, spiegando che la Regione aveva chiesto la rateizzazione e la posticipazione della prima rata, dividendo in sei anni il recupero dei conguagli e in quattro la rateizzazione.
Sul fronte politico, il consigliere comunale di Cagliari, Alessio Mereu (Fratelli d’Italia), ha accusato il gestore idrico di pretendere i pagamenti dei conguagli anche da chi in quegli anni non era titolare della stessa utenza idrica, spalleggiato dal collega di partito, il consigliere regionale Paolo Truzzu: “Dopo aver chiesto ai cittadini, solo un anno fa, un deposito cauzionale contro le eventuali morosità, ora l’ente gestore dell’acqua esige un nuovo balzello dai sardi. Molti i dubbi sulle modalità di pagamento”.
Roberto Melis
(admaioramedia.it)
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