La Regione ha chiesto ad Abbanoa di posticipare l'incasso dei conguagli regolatori, la cui scadenza era fissata con la prima rata al 31 marzo: 106 milioni di euro per 700.000 famiglie sarde. Lo ha annunciato l'assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, dopo la delibera dell'Autorità per energia e gas che ha deciso di avviare il procedimento per l'anticipazione dei conguagli alla società così come richiesto da Regione e Abbanoa sin da luglio 2014. È la prima volta che l'Autorità, accogliendo le richieste della Regione, avvia una procedura di perequazione nel settore dell'acqua, finora l'aveva fatto solo nel settore elettrico.
"È una novità importante, perciò abbiamo fatto la richiesta ad Abbanoa – ha spiegato Maninchedda – Speriamo dunque che la decisione dell'Autorità consenta a brevissimo l'anticipazione dei conguagli e quindi di spostare l'incasso in un tempo più lungo e meno impattante sui redditi delle famiglie. È un tema che ormai sta diventando importante per tutte le regioni italiane e la Sardegna sta giocando un fondamentale ruolo da apripista".
Ma dall'Unione nazionale consumatori arriva un monito ad Abbanoa: "Troppo facile cavarsela con un semplice comunicato stampa per scusarsi con gli utenti che hanno ricevuto una fattura con l’addebito per 'Conguagli partite pregresse 2005/2011' – ha detto il presidente dell'Unc Sardegna, Romano Satolli – Giustificarsi col software che ha generato le fatture, non è assolutamente accettabile. Abbiamo ricevuto centinaia di chiamate da utenti imbufaliti per questo ulteriore balzello, che molti hanno purtroppo già pagato, dimostrando maggiore serietà dell’erogatore del servizio. Non vogliamo semplici scuse di Abbanoa, ma conoscere in che tempi essa provvederà ai rimborsi, compreso l’Iva."
"Inoltre, gli utenti per avere informazioni da Abbanoa hanno a disposizione un numero telefonico a pagamento, perché il numero verde è valido solo per segnalare i guasti. E’ giusto che si possa speculare anche sulle spese telefoniche di chi chiede informazioni? Esigiamo da Abbanoa una risposta urgente, a partire dal deposito cauzionale per finire alla richiesta del conguaglio regolatore anche per consumi ed importi già pagati in precedenza per anni retroattivi già prescritti, oltre che essere non congrui ed illegittimi." (red)
(admaioramedia.it)