L’amministrazione di Porto Torres decide di affidarsi ad Equitalia per il recupero delle imposte non corrisposte relative alla tassa sugli immobili (Ici) nel periodo 2006-11, in totale circa 524mila euro. Ricordiamo che già dal 2012, in seguito alle numerose polemiche relative all’operato di Equitalia, i Comuni non sono più obbligati ad affidarsi all’ente di riscossione dell’Agenzia delle entrate ma possono gestire il recupero crediti in modo autonomo mediante i propri uffici legali oppure appoggiandosi ad una società esterna.
La decisione comunque risulta ancora più strana e controversa perché a prenderla è stato un sindaco eletto con il Movimento 5 Stelle, Sean Christian Wheeler, che nel suo programma elettorale diceva esattamente il contrario! Infatti il punto numero 8 nella sezione ‘Nessuno deve rimanere indietro' del programma ufficiale della lista M5S per Porto Torres dice chiaramente: “No categorico ad Equitalia, con la riscossione diretta dei tributi senza intermediari esterni”. La questione, ovviamente, non è passata inosservata suscitando forti polemiche. Un consigliere comunale di opposizione, Alessandro Carta della lista Autonomia Popolare, ha chiesto di riferire in Consiglio le motivazioni di tale decisione ritenuta “in netto contrasto con gli impegni presi, soprattutto perché la città ha condiviso votando il programma del M5S e dopo questo fatto sono state tradite le aspettative […] è inaccettabile che Sindaco e Amministrazione siano venuti meno all’impegno con i cittadini, molti dei quali messi in ginocchio anche dall’atteggiamento della società di riscossione e ora traditi da inequivocabili affermazioni di carattere elettorale”.
Il primo cittadino pentastellato, Sean Christian Wheeler, è originario degli Stati Uniti, nato in Arkansan, ma sembra che abbia imparato velocemente le peggiori abitudini dei politici di casa nostra. Non è infatti la prima volta che contraddice palesemente il proprio programma elettorale. Già a settembre era stato oggetto di critiche per aver dato via libera ad esercitazioni con razzi ‘Vega’, utilizzati per trasportare sonde nello spazio, nell’area industriale Syndial, una delle zone più inquinate della Sardegna, dopo averne promesso in campagna elettorale una completa bonifica ambientale. Anche Porto Torres si aggiunge quindi all’elenco dei fallimenti nelle amministrazioni comunali targate 5 Stelle, alle prese con espulsioni (Gela), infiltrazioni camorristiche (Quarto), ‘parentopoli’ (Bagheria e Ragusa), problemi di bilancio (Civitavecchia) e contestazioni popolari (Parma e Livorno).
Lorenzo Berti – da "Il Primato Nazionale"
(admaioramedia.it)
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