Meo Sacchetti non riesce a parlare. La gara è appena finita e lui, con il cappellino in testa, apparso improvvisamente sui capi dei giocatori della Dinamo, assieme alla maglia celebrativa del primo scudetto sassarese, si presenta ai microfoni dei giornalisti. Nonostante tutto, lui che lo scudetto l’aveva sfiorato con Varese, oggi lo ha vinto come allenatore di una squadra di ragazzi che, giorno dopo giorno, sono diventati i suoi figli.
"Ci ho creduto, anche se dopo il primo quarto mi sembrava davvero un tantino difficile pensare allo Scudetto – racconta coach Meo – Abbiamo comunque dimostrato in passato, nelle altre gare di questi playoff, di saper e poter recuperare del parziali pesanti. Ci siamo riusciti e, soprattutto siamo stati bravi a farli impaurire negli ultimi minuti di gara. E quando siamo arrivati nelle ultime battute abbiamo visto da parte loro tanta titubanza e ne abbiamo approfittato".
Uno Scudetto arrivato al termine di una stagione logorante: "E’ stata indubbiamente una stagione difficile che ci ha visto impegnati in più fronti – ammette il tecnico di Altamura – nonostante tanti problemi abbiamo vinto diversi trofei e da ultimo lo scudetto. Un'emozione immensa. E' stata molto pesante e adesso andiamo in vacanza".
Chiudere la stagione con un ‘triplete’ SuperCoppa Italiana, Coppa Italia e Scudetto sarebbe stato davvero impensabile la scorsa estate: "Non ci avrebbe creduto nessuno – prosegue Sacchetti – questo è uno sport incredibile e beffardo. Io nella mia esperienza di giocatore ho sempre detto che le occasioni vengono e devono essere prese". Un giocatore su tutti: "Sicuramente Shane Lawal è il giocatore che mi ha dato tanto nei momenti importanti della stagione. Per quanto riguarda un momento chiave, direi senza dubbio la vittoria in gara due contro Trento. Quella è stata la vittoria che ha trasformato tutta la nostra stagione".
Ancora non crede a quanto hanno fatto i suoi ragazzi, ma lui, Stefano Sardara, presidente della Dinamo, sembra non far trasparire nessuna emozione: "Un grande sogno che stasera è diventato realtà. Una stagione difficile, spossante ricca, tra l’altro di infortuni che oltre a penalizzarci, ci hanno fatto rafforzare come gruppo, è questa di oggi è stata la vittoria del gruppo". Sicuramente una grande gioia per Stefano Sardara. "La più grande gioia rimangono i figli, per quanto riguarda lo sport. Sicuramente si".
(admaioramedia.it in collaborazione con Isola 24 Sport)
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