“I Sardi non hanno diritto alla continuità territoriale per raggiungere Torino, Verona, Bologna e Napoli per studio, salute, lavoro, perché dobbiamo pagare 14 milioni di euro a Ryanair. Lo ha annunciato l’assessore regionale dei Trasporti Deiana, non contento delle decine di milioni gentilmente regalati negli anni scorsi”. Lo ha denunciato segretario generale Fit-Cisl, Valerio Zoccheddu.
“Una scelta scellerata a danno dei Sardi per ingrassare le casse della più grande compagnia low cost d’Europa che, come ampiamente dimostrato negli anni, continua a fare i collegamenti internazionali dove intravede potenziali flussi a prescindere da bandi o gare volute dal nostro Assessore – ha aggiunto il sindacalista – Dopo aver distrutto la continuità territoriale verso Roma e Milano, con la pretesa di pagare, con i 40 milioni di euro dei Sardi, le agevolazioni anche ai non residenti, e la conseguenza che i Sardi hanno provato sulla propria pelle con la riduzione dei voli in inverno e il sequestro in Sardegna in estate per mancanza di posti, ecco l’ennesima perla di azzerare la CT2 a favore del presunto turismo invernale dall’Europa.”
“Da un Assessore-Professore buono per tutte le stagioni cosa ci si poteva aspettare – ha sottolineato Zoccheddu – Da Professore era il tecnico di riferimento della giunta Cappellacci, estensore della CT1 che i Sardi stanno subendo in queste prime settimane estive, ora da Assessore prosegue la sua opera a danno dei Sardi e della Sardegna. Ci auguriamo che il Consiglio regionale abbia un sussulto d’orgoglio e impedisca questo ennesimo scippo dei soldi dei Sardi”. (red)
(admaioramedia.it)
9 Comments
Michele Sechi
Tra l’altro gli slot Ryanair sembrano studiati per i tursiti che vengono in Sardegna, non certo per i Sardi che si devono recare sulla terraferma per affari, studio, salute o lavoro. Provate a prenotare un volo A/R in giornata con Ryanair. A meno che non abbiate interessi presso l’Aerostazione, la cosa è impossibile. A Roma Ciampino, per esempio, non sarebbe possibile raggiungere il centro della Capitale, fare “dietro front” e rientrare all’aeroporto per prendere il volo di ritorno. Mentre un turista non avrebbe problemi a farlo venendo in Sardegna.
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