Signori, si parte. La finale scudetto è già ai blocchi partenza e domenica 14 vedrà la luce al PalaBigi di Reggio Emilia, tempio della Pallacanestro Reggiana marchiata Grissin Bon, con replica martedì 16 . la Dinamo punterà subito ad annullare lo svantaggio fattore campo come già avvenuto con Trento e con Milano, chiudendo sull’1-1 il primo mini ciclo in trasferta. Affronterà gara uno senza Lawal, squalificato per due turni, poi ridotti a uno non commutabile in ammenda causa recidività.
La principale differenza balza all’occhio subito: Reggio è completamente europea, giacché Drake Diener, ex Sassari e unico statunitense, è fuori causa per una lesione muscolare. Lituania, Lettonia, Repubblica Ceca e diversi italiani protagonisti come Della Valle, Polonara, Cinciarini, Cervi, Pini e Mussini (anche lui fuori per infortunio). Di questi tempi è davvero raro vedere una squadra che schiera tanti italiani e viene costruita senza il talento di giocatori di colore, affidando l’esperienza a Lavrinovic (Darius) e il trentottenne Rimantas Kaukenas, pluriscudettato a Siena.
Sassari è esattamente l’opposto; gli unici europei sono i cinque italiani, Logan ha il passaporto polacco ma viene dagli Usa come Sanders, Brooks e Dyson, poi Nigeria, Camerun, Senegal e la Repubblica Dominicana di Sosa. Black power allo stato puro con tanto talento, fisicità ma anche attitudine tattiche a giocare come il coach chiede. Meo Sacchetti ha definito il suoi giocatori “un po’ lunatici” e, in effetti, riescono a cambiare più volte il corso della partita. Guai però a diventare troppo ragionatori, la Dinamo è arrivata in finale grazie anche a partite decise da scelte discutibili con canestri folli, quelle stesse scelte che, se il pallone non va dentro, fanno brontolare i professoroni pronti però ad esaltarsi in caso contrario.
La sfida va in scena anche tra due allenatori che si stimano anche se giocano un basket diverso, tra due direttori sportivi molto competenti, Pasquini e Frosini, e due società che, in fondo in fondo, ci speravano già dall’inizio dell’anno. Niente è casuale, nemmeno l’equilibrio che dice 2-1 in stagione per Sassari tra campionato e semifinale di Coppa italia. Ora vediamoci la serie Sassari contro Reggio Emilia in finale scudetto… Però, suona veramente strano.
Stefano Muscas (@stefanomuscas)
(admaioramedia.it)
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