Con l’obiettivo di eliminare l’Anas dalla gestione delle strade sarde ed attribuire la competenza alla Regione, è nato il Comitato “Fuori l’Anas dalla Sardegna”. L’iniziativa è stata presentata dal coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa, dal capogruppo regionale, Attilio Dedoni, e da alcuni sindaci, che hanno preannunciato per fine giugno una manifestazione a Roma.
«Al comitato hanno già aderito più di 120 amministratori senza distinzioni di partito: Riformatori sardi, Pd, Udc e liste civiche – ha evidenziato Cossa – Sono state raccolte già 2.000 firme e coinvolto tutti i primi cittadini della Bassa Marmilla. E’ da due legislature che noi Riformatori stiamo cercando di far regionalizzare la rete stradale oggi di competenza dello Stato. Anche la mozione presentata dal Gruppo ha l’obiettivo di dare gli indirizzi alla Commissione paritetica Stato-Regione. I Sardi hanno il diritto-dovere di assumersi per intero le responsabilità connesse all’accessibilità e alla mobilità all’interno della propria terra».
Un’iniziativa trasversale che punta a tutelare gli interessi della Sardegna e dei Sardi, tanto che esiste anche una mozione che va nella stessa direzione presentata da una parte del centrosinistra. Cossa ha lanciato anche un messaggio all’assessore dei Lavori Pubblici, Maninchedda: «Visto che tra i promotori ci sono anche consiglieri sovranisti, l’Assessore dovrebbe essere conseguente».
Per Dedoni «la Sardegna non è collegata tra nord e sud, per non parlare delle zone come il Sulcis, l’Ogliastra e la Gallura. C’è la possibilità di riuscire a trasferire la competenza alla Sardegna: altre Regioni lo hanno già fatto, ma è necessario avviare una trattativa con lo Stato senza sconti affinché le risorse per la gestione siano trasferite ogni anno e nell’entità giusta, tenendo conto degli investimenti destinati alla Sardegna negli ultimi dieci anni». (red)
(admaioramedia.it)