Te la do io l’efficienza regionale. A parte il fatto che il nuovo secolo ci ha portato Giunte e Consigli sempre peggiori, la qualità delle leggi e delle decisioni del Governo e dell’Assemblea, pomposamente chiamati “dei sardi”, non fanno che provocare danni. La Regione controlla, con scarsi risultasti, forse un quinto del territorio regionale. L’Ente Foreste della Sardegna, erede della Azienda foreste demaniali della Regione Sardegna, gestisce molte centinaia di migliaia di ettari (probabilmente la reale consistenza patrimoniale non la conoscono bene neanche gli amministratori) di boschi, foreste, zone di grande pregio naturalistico.
Una enorme ricchezza che, gestita bene, potrebbe garantire interessanti ritorni economici e molti posti di lavoro stabili. I dirigenti, ad onor del vero, cercano di fare del loro meglio e riuscirebbero a far funzionare bene questo complesso Ente. Ma i politici sfornano leggi e regolamenti, troppo spesso tra loro in contraddizione, che impediscono a molte strutture regionali di operare proficuamente.
L’Ente ha realizzato, nel tempo, una cinquantina di laghi collinari, diffusi nel territorio, più o meno capienti, necessari per la lotta agli incendi estivi, per imbrigliare piccoli ma preoccupanti torrenti, per essenziali interventi di bonifica idraulica ed ambientale. Tutti gestiti e controllati perfettamente. La Giunta Soru, che ha fatto danni inenarrabili, aveva predisposto un provvedimento per imporre vincoli rigidi ed onerosi interventi conservativi anche ai proprietari di piccoli e piccolissimi bacini collinari. L’Ente, recentemente, ha chiesto alla Giunta i fondi necessari per questi interventi ma si è sentito rispondere (la somma necessaria era di circa 200mila euro) che non c’erano fondi disponibili.
Se non succederà qualche miracolo (i dirigenti hanno offerto a destra ed a manca queste strutture, a patto che i ‘nuovi utilizzatori’ eseguissero i necessari controlli) dighe e laghetti dovranno essere demoliti e, nella ormai imminente campagna antincendi, non sarà possibile garantire il tempestivo rifornimento agli elicotteri ed ai mezzi a terra impegnati nella tradizionale lotta alle fiamme. La Regione non serve proprio a niente, anzi riesce a complicare la vita alle sue stesse strutture, specialmente a quelle che garantiscono una reale ed efficace difesa delle ricchezze ambientali, una delle poche reali risorse di cui dispone la Sardegna.
Cochise
(admaioramedia.it)