Come aveva preannunciato, nel suo profilo facebook, il deputato Mauro Pili (Unidos), questa mattina, 210 immigrati, tra cui bambini e donne incinte, sono stati sbarcati al Porto canale di Cagliari da una nave mercantile spagnola, che li aveva soccorsi ieri nel canale di Sicilia, e, dopo i controlli sanitari, la Prefettura di Cagliari li ha smistati in alcune strutture ricettive dell'Isola. Per effettuare lo sbarco ed il trasporto, dalle prime ore del mattino era stato bloccato il traffico nella statale 195.
“Centinaia di mezzi e uomini delle forze dell'ordine, protezione civile, volontariato e sanitario stanno convergendo sul Porto canale di Cagliari. Chiuse strade verso Cagliari. Caos traffico sul versante San Paolo. Lo Stato ha deciso emergenza immigrazione in Sardegna – così Pili aveva preannunciato, sul social network, l’arrivo della nave carica di immigrati – Incomprensibile la decisione di far arrivare questa imbarcazione in Sardegna. Molto spesso dietro queste decisioni apparentemente umanitarie si celano interessi di ogni genere, a partire dalle coop rosse che vincono gli appalti a Roma e trasferiscono poi i migranti a Valledoria. Insomma da Sadali in poi la Sardegna nuovo porto per immigrati, deciso dallo Stato.”
Il deputato di Unidos ha anche preannunciato la presentazione di un'interrogazione parlamentare sul tragitto della nave spagnola verso Cagliari: “Con l'arrivo di altri duecento immigrati, siamo ad una forzatura dello Stato senza precedenti in Sardegna, si sta mettendo a rischio la tensione sociale. Un ulteriore atto compiuto nella logica di spostare sulla Sardegna ulteriori tensioni sociali. Un atteggiamento dello Stato che se ne frega di tutto e con la logica del caterpillar ignora comunità locali e istituzioni.”
Preoccupazione anche da parte di Salvatore Deidda, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia: “Prima si segnalavano sbarchi di poche persone, ora arrivano a centinaia. La Sardegna rischia di diventare la nuova Lampedusa diventando la frontiera degli sbarchi di uomini e donne provenienti dalla Libia e dal resto nel Nord Africa. Un’eventualità da stroncare sul nascere per non rischiare di far degenerare una situazione che giorno dopo giorno diventa sempre più delicata. Non solo a Cagliari, divenuta oramai una zona franca sulle leggi riguardanti i parcheggiatori e venditori abusivi, ma ricordiamo anche Valledoria, Castelsardo, Aritzo”.
“Le Istituzioni, sia quella regionale che le amministrazioni locali – ha aggiunto Deidda – devono chiedere al Governo di attuare un blocco navale ed impedire l'arrivo di altre navi e, come richiesto dalla Regione Valle d'Aosta, rifiutarsi di essere oggetto di trasferimenti di immigrati su decisione del Ministro dell'Interno.” (red)
(admaioramedia.it)