I due colpi di arma da fuoco sparati, durante la notte di avantieri, contro la finestra dell'ufficio in Municipio del primo cittadino di Arzana, Marco Melis, hanno determinato la ferma reazione delle Istituzioni e del mondo politico, schierati compatti al fianco del Sindaco.
A cominciare dal Presidente della Giunta regionale: «Solidarietà al Sindaco, di cui comprendo lo sgomento, e a tutta la popolazione di Arzana – ha detto Pigliaru – Simili atti, che insidiano chi si assume responsabilità pubbliche, non turbano solo coloro contro i quali sono diretti, ma scuotono l’intera collettività. Il nuovo atto intimidatorio, nell'attesa che la magistratura e le forze dell'ordine facciano chiarezza su questo e altri episodi analoghi, ci ricorda una volta di più che l'emergenza sicurezza è una priorità, come abbiamo avuto modo di ribadire anche in occasione della visita del ministro dell'Interno Angelino Alfano in Sardegna.»
Ferma condanna anche da parte del presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau, che ha richiamato anche gli impegni presi dal Ministro Alfano: «Quanto è accaduto è un atto ignobile che non può essere in alcun modo giustificato. Appena qualche mese fa, il Ministro aveva preso degli impegni ben precisi con la Sardegna che condivide insieme alla Sicilia, alla Puglia e alla Calabria il triste primato del maggior numero di atti intimidatori contro gli amministratori locali. In particolare l’istituzione di un osservatorio permanente al Viminale sul fenomeno e soprattutto la scelta di costituire insieme all’Anci un fondo assicurativo a favore dei sindaci vittime d’intimidazioni. La strada da intraprendere sia quella della definizione di una norma ad hoc da introdurre nel sistema penale italiano che riconosca l’attentato contro i pubblici amministratori».
«Chi agisce nell’ombra per turbare la normale dialettica democratica merita la condanna da parte dell’intera comunità – ha commentato Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale – Ciò vale ancor di più quando simili atti sono indirizzati verso i sindaci che, spesso in una condizione di povertà di mezzi, rappresentato il principale punto di riferimento del cittadino nel territorio ed in particolare per le fasce più deboli».
Solidarietà anche dai Riformatori: «Totale vicinanza al sindaco di Arzana colpito da un vigliacco attentato – ha detto il coordinatore regionale, Michele Cossa – Ma alle parole devono seguire i fatti: sono ormai all'ordine del giorno le minacce che gli amministratori locali, a tutti i livelli, sono costretti a subire. La Regione deve scendere in campo e mostrare nei fatti la sua vicinanza totale e incondizionata alle sue donne e ai suoi uomini nel territorio». (red)
(admaioramedia.it)