Film, laboratori, presentazioni di libri, rievocazioni storiche, recital, balli in piazza, visite guidate nei musei e nei luoghi degli eventi per celebrare il 28 aprile 1794. L'edizione 2015 di Sa Die de sa Sardigna avrà come filo conduttore l'idea della Sardegna come terra fertile, da valorizzare e di cui aver cura. Oltre quaranta eventi previsti nei luoghi della cultura dei capoluoghi storici delle quattro province fino al 30 aprile.
Domani, 28 aprile, il programma più ricco. A Cagliari, in Cattedrale, alle 10,30, l'arcivescovo Monsignor Arrigo Miglio celebra la Santa Messa cantata dal Cuncordu Sas Enas di Bortigali, Coro di Bosa, Sos Cantores de Irgoli, coi suonatori di launeddas Stefano Pinna, Graziano Montixi, Marcello Trucas. L’iniziativa è curata dal Comitato pro sa Die e dalla Fondazione Sardinia. Nel pomeriggio, a piazza Palazzo, alle 16, visita guidata nei principali luoghi degli eventi del 28 Aprile 1794 a cura di Marcello Polastri, in collaborazione con l’associazione Sardegna Sotterranea. Dalle ore 20, balli in piazza del Carmine.
A Sassari sarà possibile visitare gratuitamente, dalle 9.30 alle 13.30, il Museo nazionale Sanna, con un percorso guidato in lingua sarda. L’iniziativa è promossa con la collaborazione del Polo Museale della Sardegna. In piazza Mercato, alle 16, in collaborazione con l'Istituto professionale per i servizi per l'enogastronomia di Sassari, degustazione di fainè. Dalle 17, in collaborazione con Librai sardi in rete ed associazione Lìberos, il reading “Alimenti, tradimenti”, letture di Rita Atzeri. Infine, alle 20, Cantidos concerto con il coordinamento di Antonio Deiara.
Ingressi gratuiti anche a Nuoro al Museo Man per la mostra “Costante resistenziale” ed al Museo Grazia Deledda (dalle 10 alle 12), con visita guidata in sardo “Conoscere Grazia”, a cura dell'Isre. In piazza Satta, alle 17, “Màndigos: storia e cultura materiale” con Manuelle Mureddu e Natalino Piras. Sempre in Piazza Satta, dalle 19 balli popolari.
Ad Oristano, in piazza Roma, alle 17, una visita guidata “Aristanis nella storia” a cura di Stefano Castello, Maurizio Casu e Nadir Danieli, in collaborazione con la Fondazione Sa Sartiglia Onlus. Alle 19, al Giardino dell’Hospitalis Sancti Antoni di via Cagliari, ballo tondo, coordinata dall'associazione sa Die in tundu, e degustazione della vernaccia di Oristano, in collaborazione con la Cantina della Vernaccia di Oristano.
“Abbiamo realizzato in tempi rapidi un programma importante, che dà un'impronta nuova a questa celebrazione – ha spiegato l'assessore regionale della Cultura, Claudia Firino – La Regione valorizza l'idea di Sa Die quale festa popolare, dando sostegno alle iniziative nate dal basso e curandone la regia silenziosa. Abbiamo raccolto l'entusiasmo, il sentimento e la voglia di celebrare che abbiamo trovato nella gente, sostenendo chi ha avuto coraggio, belle idee e spirito di iniziativa e proponendo una reinterpretazione in chiave contemporanea della giornata”. (red)
(admaioramedia.it)