Hanno presentato in Consiglio regionale una mozione per proporre la Sardegna come sede di un progetto pilota in Italia per la coltivazione e per il commercio legale della cannabis. Il documento porta la firma di 18 consiglieri di Pd, Sel, Rossomori, Centro democratico, Partito dei Sardi, Sardegna Vera e PSdAz, ma i promotori e primi firmatari dell’idea sono Gavino Sale di Irs e Paolo Zedda dei Rossomori.
Dai banchi del centrodestra non li hanno presi troppo sul serio e si è levato qualche commento canzonatorio: “Una mozione per rendere la Sardegna capofila per la cannabis a fini cosiddetti ludici? Se questo è il modello della sinistra per l’Isola, è evidente che ci troviamo sempre di più davanti ad una maggioranza stupefacente”, ha detto Ugo Cappellacci, consigliere di Forza Italia. “Anziché difendere ad esempio l’agricoltura sarda dall’Imu agricola del Governo Renzi e dopo aver introdotto norme restrittive con la legge edilizia – ha aggiunto – escono con proposte estemporanee, che denotato una preoccupante lontananza dalla realtà”.
“Evidentemente alcuni vorrebbero partecipare alle lunghe maratone estive, conquistando una vittoria facile con l’utilizzo di benefici effetti”, ha commentato il collega azzurro Edoardo Tocco. “La Regione con questi atti rischia di abdicare al suo ruolo, abbandonando le famiglie sul fronte educativo. La Sardegna ha necessità di altri progetti per il rilancio vero dell’economia”, ha concluso. Lapidario Paolo Truzzu che, su facebook, ha scritto: “Una maggioranza già in fumo”. (red)
(admaioramedia.it)