“Lo Stato ha preso atto della disparità di trattamento portata avanti in questi anni nei confronti della Sardegna rispetto ad altre Regioni, riconoscendo lo svantaggio subìto dall’Isola, e d’ora in avanti, seppure nel rispetto del regime di ristrettezze e dei vincoli del bilancio dello Stato, ci saranno azioni concrete per definire le somme dovute alla Sardegna”. Lo ha dichiarato il presidente Solinas al termine dell’incontro di ieri a Roma con il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Erika Stefani, ed il vice ministro dell’Economia, Massimo Garavaglia.
“Un primo riscontro positivo – ha aggiunto Solinas – che ha visto tutti i rappresentanti partecipanti al tavolo riconoscere la valenza dei principi alla base della sentenza della Corte costituzionale in relazione proprio agli svantaggi strutturali permanenti, ai costi dell’insularità e ai livelli di reddito pro capite. Se per un territorio come la Sardegna, che in questi anni ha ricevuto meno risorse, ce ne saranno sicuramente stati altri che hanno necessariamente avuto di più. Serve quindi il massimo impegno del Governo per colmare questo svantaggio che nel futuro non deve più sussistere.In attesa che si perfezioni l’accordo definitivo tra Stato e Regione è estremamente rilevante che i principi alla base della sentenza 6/2019 vengano tenuti nella massima considerazione dai rappresentanti del Governo”.
“Ora serve una corretta definizione del ‘quantum’ dovuto e delle modalità operative per il recupero delle risorse”, ha sottolineato l’assessore regionale del Bilancio, Giuseppe Fasolino, che ha partecipato all’incontro – Già durante la prossima settimana è previsto un nuovo incontro tecnico nel quale fare le proposte che ci consentiranno da un lato di tenere in cassa le risorse della Regione e usarle per programmi di crescita e di sviluppo e, dall’altro, e recuperare le somme che ci sono dovute per i mancati versamenti del passato”. (red)
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