Recentemente, una sentenza della Corte costituzionale ha riconosciuto a 29 Comuni della Sardegna la piena legittimità della gestione autonoma del servizio idrico: “Dopo anni di battaglie, una decisione importantissima che apre altri scenari anche a livello regionale”, ha commentato Domenico Gallus, consigliere regionale di Sardegna Venti20 e presidente del Consorzio Gasi di cui fanno parte i Comuni ‘autonomi’.
Intanto, lunedì 15 ad Oristano, ci saranno le elezioni per il rinnovo dell’Egas, ente di governo delle risorse idriche: “Contiamo di far sentire la nostra voce – ha detto Gallus – quella dei Comuni che in questi anni hanno assicurato ai cittadini un servizio di migliore qualità, risposte immediate ed un risparmio in bolletta, rispetto alle tariffe di Abbanoa, che va dal 50% (90 euro circa all’anno per una famiglia di 4 persone) a quasi il 70%”.
Secondo il direttore del Gasi, Giovanni Ruggeri, “la sentenza è particolarmente significativa in alcuni passaggi: dalle gestioni autonome comunali con certi requisiti alla competenza sul demanio idrico che la Sardegna non mai esercitato in modo completo a differenza di altre Regioni. Andiamo incontro a cambiamenti strutturali, perché la Regione dovrà scendere dal 49% al 20% nel capitale di Abbanoa e nel 2025 scadrà il contratto fra l’Egas e la stessa Abbanoa”. Per Diego Loi, sindaco di Santu Lussurgiu e consigliere regionale eletto nelle liste di “Noi con Massimo Zedda”, rappresenta il pieno riconoscimento giuridico delle gestioni autonome: “Deve spingere il Gasi a strutturarsi in modo più solido, assicurando servizi in rete a tutti i Comuni che ne fanno parte; abbiamo cominciato con un appalto unitario sulla depurazione con il Comune di Paulilatino e contiamo di proseguire su questa strada”.
Infine, i sindaci di Modolo, Omar Hassan, di Lotzorai, Antonello Rubiu, e di Nuxi, Piero Deias, hanno sottolineato la grande unità di intenti all’interno del Gasi, a prescindere dalle appartenenze politiche e dai ruoli di maggioranza ed opposizione, ed il valore identitario dell’acqua come bene comune profondamente radicato nelle rispettive comunità. (red)
(sardegna.admaioramedia.it)