Cinque giorni dopo il voto (venerdì 1° marzo), l’Assessorato regionale del Personale – che a ridosso delle elezioni regionali si era finalmente distinto per iperattività – aveva nominato la commissione esaminatrice del corso-concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di 20 dirigenti regionali.
Cinque commissari, oltre ai quattro componenti aggiuntivi, per il corso-concorso bandito lo scorso 20 dicembre per inserire 18 dirigenti nell’Amministrazione regionale e 2 nell’Enas (Ente acque della Sardegna). A presiedere la Commissione era stato chiamato Francesco Frieri, attualmente direttore generale alle Risorse, Europa, Innovazione e Istituzioni della Regione Emilia-Romagna, mentre dal 2004 al 2009, dopo una legislatura come capogruppo di Rifondazione comunista in Consiglio comunale, era stato assessore al Bilancio della Giunta comunale di Modena, dove sedeva al fianco dell’attuale governatore del Partito democratico, Stefano Bonaccini. Poi, Monica Cesari (dirigente comunale di Lugo, in provincia di Ravenna, ex collega di Frieri all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, dove lui è stato direttore generale per sette anni), Annamaria De Michele (avvocato amministrativista con studio a Bologna, più volte consulente della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna), Elena Gamberini (direttore generale dell’Unione dei Comuni della Bassa Reggiana) e Federico Amedeo Lasco (dirigente dell’Agenzia della Coesione territoriale e nel 2009 dirigente nell’ufficio di gabinetto del presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino). Cinque su cinque in arrivo da oltre Tirreno perché, come si legge nella nomina, per “l’elevatissima partecipazione alla procedura di dipendenti appartenenti al sistema Regione è opportuno individuare i componenti ed esperti della Commissione esaminatrice al di fuori del territorio regionale”.
Ora arriva la notizia che il Tar Sardegna ha ‘bocciato’ il concorso perché non rispetterebbe le norme che regolano i concorsi in Regione: “Due bandi distinti fatti della Giunta Pigliaru per scegliere i dirigenti in Regione e all’Aspal – ha fatto notare Paolo Truzzu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia – quando le norme prevedono che la selezione debba essere unica e successiva solo l’assegnazione degli incarichi. Oltre il non rispetto delle norme previste per il reclutamento del personale di fascia alta, da me già denunciate, colpisce anche come la Giunta di sinistra abbia continuato a procedere ostinatamente nella selezione nominando la commissione esaminatrice dopo aver perso le elezioni, azione che, quantomeno per motivi di opportunità, sarebbe stato meglio evitare”.
“La decisione del Tar dà forza alla scelta del presidente Solinas di sospendere tutte le procedure concorsuali indette a fine mandato dalla Giunta Pigliaru. La Regione va riformata e ammodernata, ma sempre nel rispetto delle regole, con corretti metodi di selezione e di valorizzazione del proprio personale”, ha sottolineato Truzzu. (red)
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