Arriva anche in Sardegna la proposta del ‘Reddito di maternità’, sostenuta a livello nazionale dal Popolo della famiglia che sta raccogliendo le firme per una legge di iniziativa popolare. Sono i rappresentanti di Fortza Paris e Riformatori a farsene carico, portandola all’attenzione del nuovo Consiglio regionale.
“Pensiamo che il problema della famiglia debba essere al centro delle politiche regionali con strumenti adeguati di sostegno – ha spiegato il presidente di Fortza Paris, Gianfranco Scalas – La centralità della famiglia rappresenta l’elemento costitutivo di qualunque comunità a prescindere dalle cultura e dalle appartenenze religiose, che si tratti di società organizzate per etnie, tribù o clan. Perciò, riteniamo che di fronte ad un preoccupante crollo della natalità, che vede la Sardegna all’ultimo posto in Italia, sia importante lanciare il segnale di una inversione di tendenza”.
“Sarà una delle prime proposte che presenteremo, assieme ad un provvedimento organico sulla famiglia che ha lo scopo di riunire e mettere a sistema una serie di interventi ora frammentati fra la sanità e l’assistenza sociale”, ha aggiunto Michele Cossa dei Riformatori
Il coordinatore nazionale del Popolo della famiglia, Mirko De Carli, ha ricordato che la proposta di legge di iniziativa popolare consiste “in una indennità di 1.000 euro da corrispondere per 8 anni a tutte le donne che sceglieranno liberamente di fare le mamme a tempo pieno, per convinzione personale o magari per dedicare parte del loro tempo allo studio. Non si tratta di auspicare il ritorno della donna ai fornelli quanto di affermare un principio di libertà che fra l’altro, assieme ad altre misure a favore delle lavoratrici e dei figli, contrasti l’attuale schiavitù del lavoro, fatta di precariato, bassi stipendi, dimissioni in bianco e turni di lavoro incompatibili con la famiglia. E’ la scelta di tutte le società che crescono in Europa e fuori dall’Europa. All’Italia costerebbe 1 miliardo, di gran lunga meno del reddito di cittadinanza, portando consistenti flussi finanziari all’interno dell’economia reale”. (red)
(sardegna.admaioramedia.it)