Gli allevatori siciliani si schierano con i loro colleghi sardi e organizzano una giornata di protesta con lo scopo di bloccare la strada 624 Palermo – Sciacca, all’altezza di Poggioreale, in provincia di Trapani: domani 15 febbraio dalle 9,30 un centinaio di pastori siciliani, provenienti dalle province di Agrigento, Palermo e Trapani e verseranno migliaia di litri di latte ovino sull’asfalto.
La protesta è organizzata dell’Unione Pastori Siciliani, nata due anni fa che raggruppa oltre 7.000 produttori. “Anche noi abbiamo gli stessi problemi dei nostri colleghi della Sardegna“, dice Domenico Bavetta, uno dei promotori. Aggiungendo che anche con il latte prodotto in Sicilia e trasportato altrove viene fatto il pecorino romano. “Eppure – aggiunge – il nostro prodotto viene pagato pochissimo, solo da 62 e 67 centesimi. Siamo stanchi di andare avanti così”.
Le rivendicazioni degli allevatori siciliani, legate anche al prezzo del latte nell’Isola, saranno al centro di un incontro che il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha organizzato, nel Palazzo d’Orleans a Palermo, martedì 19 febbraio alle ore 19. Per l’Amministrazione regionale saranno presenti l’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera, il dirigente generale del dipartimento Agricoltura, Carmelo Frittitta e i responsabili della sanità veterinaria. Sono stati invitati a partecipare l’Associazione italiana allevatori, Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri.
«Condivido – evidenzia il governatore Musumeci – la preoccupazione del comparto zootecnico e ritengo sacrosanta la civile protesta. Martedì vorrò raccogliere le loro istanze e trasferirle su un Tavolo di confronto con il ministero per le Politiche agricole. Serve fare squadra ed evitare che nella filiera si possano determinare comportamenti sleali, a danno dei produttori onesti».
Vito Orlando
(admaioramedia.it)